Deve scontare quasi 3 anni ma non andrà in carcere

Marcianise. Evita il carcere grazie all’affidamento in prova ai servizi sociali

Un uomo di Marcianise, identificato con le iniziali D.L., ha evitato il carcere dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza che ha accolto la richiesta del suo legale, l’avvocato Salvatore Gionti, di applicare una misura alternativa alla detenzione.

L’uomo era destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Genova per un cumulo di pene pari a 2 anni e 10 mesi di reclusione, risultante da tre distinte condanne emesse da tribunali diversi. Dopo la notifica del provvedimento, il difensore ha depositato un’istanza mirata a ottenere una misura sostitutiva, evidenziando le condizioni personali del suo assistito e i progressi compiuti nel percorso di reinserimento sociale.

Il Tribunale di Sorveglianza, valutati gli atti e sentite le parti, ha sciolto la riserva concedendo la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ritenuta la più adeguata a garantire un equilibrio tra finalità rieducativa della pena e tutela dell’ordine pubblico.

Con questa decisione, il tribunale ha riconosciuto l’idoneità del soggetto a proseguire il suo percorso di riabilitazione al di fuori del carcere, sotto la vigilanza e la supervisione dei servizi sociali competenti. L’uomo dovrà rispettare precise prescrizioni e dimostrare di mantenere una condotta irreprensibile durante il periodo dell’affidamento.

Il provvedimento rappresenta un nuovo caso in cui la magistratura di sorveglianza privilegia un approccio rieducativo e sociale rispetto a quello puramente detentivo, confermando l’importanza delle misure alternative per favorire il reinserimento nella comunità e ridurre la recidiva.

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