La cena elettorale con il ras per fare l’accoppiata e la carrozza gentile omaggio da San Marco

Santa Maria a Vico. Il giorno 10 settembre del 2020 il candidato al consiglio comunale Marcantonio Ferrara offriva una cena ai sammarchesi che lo avrebbero dovuto sostenere in campagna elettorale.

L’avvocato il giorno precedente chiamò ad un suo amico, un certo Giuseppe per chiedergli di accompagnarlo, preannunciandogli che la compagnia era ‘sui generis’.

Ferrara: Tu vuoi venire a fare una cena insieme a me? Però la compagnia è particolare

Giuseppe: Quelli di San Marco?

Ferrara: E’

Giuseppe: e dove andiamo poi infine, fuori?

Ferrara: Si si

Giuseppe: E dai… si si, tanto più di ascoltare

Ferrara: Ma ti devi dare i pizzichi sulla pancia, mi raccomando

Giuseppe: (ride) io non parlo mai, dico sempre si

Alle ore 00, 30 del giorno 11 settembre sull’utenza del cellulare di Marcantonio Ferrara giungeva il messaggio di testo dell’accredito bancario per euro 650 presso una società di Casalnuovo che afferiva ad un ristorante di via Nazionale delle Puglie.

I commensali

Il 14 settembre il personale operante della Guardia di Finanza di Marcianise acquisiva le riprese video del suddetto ristorante e veniva fuori che Ferrara il giorno 10 settembre si era recato a cena lì, e oltre al suo amico Giuseppe c’erano il ras Domenico Nuzzo, la moglie, il pregiudicato Gennaro Iannone e sua moglie Caterina Taverna, entrambi indagati a piede libero in questo procedimento.

La mattina seguente Marcantonio Ferrara contattava Veronica Biondo che era a casa con il Covid per rassicurarla sull’impegno elettorale che stava mettendo per lei attraverso Iannone e Giuseppe Pascarella.

L’avvocato precisava che aveva organizzato due distinti incontri, in quanto tra loro incompatibili e uno di questi era la cena a Casalnuovo.

Nella conversione Ferrara stava attento a non citare Nuzzo, in quanto era proprio lui ad essere incompatibile con Pascarella.

Le indagini avevano rivelato che era stato lo stesso Nuzzo a chiedere a Ferrara di escludere Pascarella dall’affidamento di appalti al cimitero di Santa Maria a Vico.

Tra i due era nato un dissidio in merito alle spartizioni dei proventi derivanti dalle assegnazioni delle cappelle gentilizie (operazione Araba Fenice).

La carrozza per festeggiare eventuale vittoria regalo da San Marco

Qualche giorno prima è emblematica una conversazione con il sindaco da parte di Marcantonio sempre più sfacciato nei rapporti con i sammarchesi, tanto da essere ripreso dal suo leader politico.

 

Ferrara: Allora questi amici di San Marco hanno detto se vogliamo fare la carrozza per fare la sfilata

Pirozzi: Digli che si devono ca… (calmare)

Ferrara: Gli ho detto state quieti non vi preoccupate, ora si sta risolvendo pure. Poi la carrozza la facciamo per te e per la signora in particolare

Pirozzi: Dopo ti portiamo a Santa Maria Capua Vetere (allude al carcere) con la carrozza

Ferrrara: No, io la faccio fare per voi non…

Pirozzi: Io non la voglio, a me non serve…

Ferrara: Va bene

Marcantonio Ferrara era completamente in trance agonistica, molto sfacciato, certo del maxi risultato elettorale e si lasciava andare anche ad affermazioni ironiche potendo contare sull’appoggio dei sammarchesi per la sua scalata all’assessorato.

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