Santa Maria a Vico. Dalle prime ore di questa mattina, i militari della Compagnia di Marcianise stanno eseguendo un’ordinanza che dispone la misura cautelare della custodia in carcere per due esponenti di spicco del clan camorristico “Massaro” e degli arresti domiciliari per quattro amministratori del comune di Santa Maria a Vico.
In particolare è emerso che il perseguimento di interessi economico-criminali del summenzionato gruppo delinquenziale, veniva supportata l’elezione di membri del citato Ente Locale alle consultazioni del 20 e 21 settembre 2020.
Le indagini consentivano, inoltre, di acclarare che i predetti pregiudicati, in ragione del supporto elettorale fornito, avanzavano ai citati amministratori comunali richieste tendenti ad ottenere l’emanazione di atti in loro favore, ottenendo la disponibilità degli stessi ad assecondare tali richieste.
Il provvedimento in esecuzione rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Tra gli arrestati l’ex assessore Marcantonio Ferrara, il sindaco Andrea Pirozzi, il consigliere Giuseppe Nuzzo, il vicesindaco Veronica Biondo, il ras detenuto Domenico Nuzzo detto Mimmariello e il ras Raffaele Piscitelli 0′ cervinaro ex latitante, a sua volta già detenuto.
La vicenda è relativa alle elezioni amministrative del 2020, non tanto per il risultato finale, ampiamente scontato, vista la mancanza di avversari (tutti frazionati) ma per le singole preferenze dei candidati.
Il ruolo apicale del ras Mimmariello Nuzzo, crocevia di diverse vicende in quegli anni, monitorato stile Grande Fratello dalla Guardia di Finanza di Marcianise.