Corruzione nei lavori al traforo, 2 indagati

Cancello Arnone. Corruzione e riciclaggio nei lavori del traforo del Monte Bianco: due imprenditori di Cancello Arnone tra gli indagati

 

Sono due imprenditori originari di Cancello Arnone, tra i protagonisti dell’inchiesta giudiziaria che scuote il cantiere della galleria di Entrèves, nel tratto valdostano del traforo del Monte Bianco, a Courmayeur. L’indagine riguarda presunti episodi di corruzione, riciclaggio ed evasione fiscale legati all’affidamento di lavori pubblici.

 

I due indagati sono Antonella Bortone, 37 anni, e Bruno Bortone, 50 anni, amministratori della società Ng Strade srl. Secondo quanto emerso dalle indagini, la società avrebbe affidato una parte delle opere a un’impresa terza senza le dovute autorizzazioni, e sarebbero emerse anomalie contabili nella gestione dei pagamenti.

 

Il fascicolo è ora all’esame del Tribunale del Riesame di Torino, chiamato a decidere nelle prossime ore sulla richiesta di misure cautelari avanzata dalla Procura di Aosta, dopo il precedente rigetto del giudice per le indagini preliminari.

 

Oltre ai due amministratori campani, risultano coinvolti anche Oreste Pizzetti, 47 anni, di Legnano, ex funzionario della Società Italiana Traforo del Monte Bianco (Sitmb), e tre imprenditori legati alla ditta subappaltatrice: Pasquale, Nicola e Rosario Liporace, rispettivamente di Courmayeur e Cosenza. Nel registro degli indagati figura anche Massimiliano Opramolla, 56 anni, di Sesto San Giovanni.

 

Le indagini dei Carabinieri, avviate nel novembre scorso, hanno messo in luce un presunto sistema di favori e compensi illeciti legato a un subappalto da circa 168mila euro su un appalto complessivo di 224mila. Pizzetti, secondo l’accusa, avrebbe omesso di segnalare la presenza del subappalto non autorizzato in cambio di “utilità personali”.

 

Gli investigatori stanno passando al vaglio anche una serie di movimentazioni economiche sospette, che potrebbero configurare ipotesi di riciclaggio e frode fiscale. La decisione del Tribunale del Riesame chiarirà se le accuse troveranno un primo riscontro o se verrà confermata la scelta del gip di non disporre restrizioni nei confronti degli indagati.

 

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