NAZIONALE – La detassazione della tredicesima mensilità torna al centro del dibattito politico ed economico in vista della prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo è chiaro: dare più soldi in tasca al ceto medio, incentivando i consumi in una fase in cui l’inflazione e il caro vita continuano a pesare sui bilanci domestici.
La proposta allo studio prevede una detassazione totale o parziale dell’Irpef sulla tredicesima, il tradizionale “stipendio di Natale” che ogni anno spetta a circa 19 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati. In pratica, la gratifica natalizia diventerebbe un vero e proprio tredicesimo stipendio netto, privo delle detrazioni fiscali che oggi ne riducono sensibilmente l’importo.
Attualmente, infatti, la tredicesima è soggetta agli stessi contributi previdenziali e alle stesse aliquote Irpef dello stipendio ordinario.
Il governo starebbe valutando due alternative principali:
Parallelamente, la maggioranza starebbe valutando anche un possibile taglio dell’aliquota Irpef intermedia, portandola dal 35% al 33%.
Le prime simulazioni mostrano che il vantaggio per i lavoratori potrebbe essere tutt’altro che trascurabile. In base al reddito annuo lordo, l’aumento netto in busta paga potrebbe variare:
La proposta è ancora in fase di studio e dipenderà dalle coperture economiche disponibili nella prossima Manovra.