Faida dello spaccio, testimone chiave fa saltare appuntamento

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Udienza rinviata nel processo per spaccio di droga nel centro storico: assente il testimone chiave “Cap ’e bomb’”

Non si è presentato in aula Salvatore Merola, conosciuto come “Cap ’e bomb’”, atteso per essere ascoltato nel processo a carico di due giovani sammaritani accusati di traffico di stupefacenti. L’udienza, fissata presso la terza sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stata quindi aggiornata al prossimo 29 ottobre 2025.

A dirigere il collegio giudicante il presidente Giuseppe Meccariello, affiancato dai giudici Anna Sofia Sellitto e Raffaele Ferraro, che hanno disposto il rinvio dell’escussione del testimone, parte di un procedimento collegato. Merola sarà sentito in base all’articolo 210 del codice di procedura penale, dopo che in precedenti udienze le difese avevano contestato le modalità di audizione, giudicate non pienamente rispettose delle garanzie processuali.

Il procedimento riguarda Vittorio Merola, detto “Bengala”, 21 anni, e Antonio Pio Salemme, soprannominato “’o Biondo”, 22 anni, entrambi ritenuti coinvolti in una rete di spaccio di cocaina e hashish nel cuore di Santa Maria Capua Vetere, in particolare nella zona delle Palazzine Noviello.

Durante le fasi investigative, lo stesso Salvatore Merola aveva rilasciato dichiarazioni che avevano fatto scalpore, sostenendo di aver trasformato la propria abitazione in un vero e proprio punto di riferimento per il commercio di droga, gestendo personalmente la vendita di cocaina e affidando ad altri lo smercio di hashish.

Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Carmen D’Onofrio, gli imputati avrebbero fatto parte di due fazioni rivali impegnate in una serrata competizione per il controllo dello spaccio nella zona del Foro.

L’inchiesta, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, aveva portato tempo fa a un blitz che si concluse con numerosi arresti. La prossima udienza sarà determinante, poiché la deposizione di “Cap ’e bomb’” potrebbe influire in modo decisivo sul prosieguo del processo e sull’accertamento delle responsabilità.

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