Sferrò alla madre 100 forbiciate e piatti in testa: accolta richiesta per terza perizia specialistica

Santa Maria a Vico. Si è tenuta ieri l’udienza per il processo a carico di  Maurizio Ferrara di Santa Maria a Vico per tentato omicidio, fissata per la richiesta della difesa di giudizio abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e di volere al momento del fatto.

I fatti risalgono allo o scorso 22 maggio quando il bidello 50enne in seguito ad raptus di follia entrò in casa della madre 76enne, la colpiì con dei piatti spaccandoglieli in testa e poi afferrò delle forbici da cucina lunghe 16 centimetri, per centrarla un centinaio di volte su tutto il tronco e alle braccia.

Fu arrestato dai carabinieri della locale stazione per tentato omicidio. Una vicenda che suscitò grande sconcerto in tutta la comunità.

Il giudice Mauro Bottone ha accolto le richieste del difensore di Ferrara, avvocato Raffaele Carfora, di disporre una terza perizia specialistica ad opera direttamente del giudice, per stabilire se la infermità mentale all’epoca dei fatti fosse parziale o totale, secondo quanto stabilito rispettivamente dalle prime due consulenze psichiatriche dell’accusa e della difesa.
Si torna in aula il 31 ottobre prossimo per il conferimento dell’incarico e per la formulazione dei quesiti da sottoporre allo specialista che sarà individuato dal Giudice.
Alla richiesta del difensore si è associato anche il PM Annalisa Imparato.

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