Sgominata banda delle truffe bancarie hi-tech: sequestri da un milione

Aversa. L’agro aversano torna al centro delle cronache giudiziarie per una maxi-operazione contro le truffe informatiche. Le forze dell’ordine hanno infatti sgominato un gruppo specializzato nello “smishing”, la pratica di inviare falsi messaggi ai cittadini fingendosi istituti bancari.

 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i truffatori – molti dei quali con base operativa tra l’Agro Aversano e il litorale domizio – avevano messo in piedi un sistema ben rodato: un semplice sms induceva le vittime a cliccare su un link-trappola, collegato a siti internet che imitavano in modo perfetto quelli delle banche. Una volta inserite le credenziali, i dati finivano immediatamente nelle mani dei criminali, che riuscivano così a svuotare conti correnti e carte di credito.

 

Il denaro veniva poi rapidamente trasferito su conti correnti di appoggio o convertito in beni di lusso. Auto costose, appartamenti e perfino attività commerciali sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Gli inquirenti stimano un giro d’affari illecito che supera il milione di euro.

 

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno visto in prima linea i carabinieri e la Guardia di Finanza, che hanno incrociato decine di segnalazioni arrivate da cittadini truffati in tutta la provincia di Caserta.

 

Gli investigatori non escludono ramificazioni con altre organizzazioni attive tra la Campania e il basso Lazio. L’operazione, spiegano gli inquirenti, rappresenta un duro colpo a un fenomeno in forte crescita che negli ultimi anni ha colpito centinaia di famiglie anche nel Casertano, molte delle quali hanno visto sparire in poche ore i risparmi di una vita.

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