Casal di Principe
Minacce via social al magistrato anticamorra Catello Maresca
Offese durante una diretta su TikTok
Durante un collegamento in diretta su TikTok, il magistrato anticamorra Catello Maresca è stato preso di mira da profili anonimi che hanno diffuso insulti e messaggi intimidatori. L’episodio si è verificato mentre Maresca stava commentando un account riconducibile a Giuseppe Setola, ex capo stragista dei Casalesi. Tra i commenti apparsi in tempo reale sono comparse frasi dal contenuto violento come «se ti acchiappa Sandokan (il boss Francesco Schiavone recluso al 41bis, ndr)» e «fece bene Totò Riina ci vorrebbe un altro Totò per far saltare in aria te gratteri e nordio. grande Totò Riina (il boss deceduto di Cosa Nostra, ndr.)». Un linguaggio tipico delle intimidazioni mafiose che conferma come i social possano trasformarsi in strumenti di minaccia diretta verso chi è impegnato contro la criminalità organizzata.
Maresca è tra le figure più esposte nella battaglia dello Stato contro la camorra. Per anni ha lavorato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, seguendo inchieste che hanno minato le fondamenta del clan dei Casalesi. Grazie alle sue indagini, lo Stato riuscì a individuare e catturare Michele Zagaria, boss latitante per oltre quindici anni, scovato in un bunker a Casapesenna. Quell’arresto fu un momento cruciale nella lotta alle mafie campane.
Un altro fronte su cui Maresca ha svolto un ruolo centrale riguarda le indagini sul gruppo guidato da Giuseppe Setola, responsabile di efferati omicidi e attentati nell’area di Castel Volturno. Come pubblico ministero ha sostenuto processi complessi, ricostruendo i legami di potere della fazione più sanguinaria dei Casalesi e contribuendo a riportare legalità in territori oppressi dalla violenza.
Il suo impegno lo ha reso un bersaglio costante. Vive sotto protezione, ma non ha mai rinunciato a intervenire nel dibattito pubblico, difendendo la cultura della legalità anche fuori dai tribunali. Nel 2021 si candidò a sindaco di Napoli e oggi siede in Consiglio comunale, continuando a promuovere iniziative contro le infiltrazioni mafiose.
L’episodio su TikTok conferma che i clan cercano canali alternativi per colpire simboli della legalità. Nonostante ciò, Maresca ribadisce la sua linea: non arretrare di fronte alle intimidazioni, forte della convinzione che lo Stato sia in grado di smantellare anche le organizzazioni criminali più radicate.