Gagliardi ‘o pizzaiuol era capo della piazza di spaccio e riforniva i ‘baraccari del ras Turnacco

San Felice a Cancello. Nelle prime ore della mattinata, nelle province di Caserta e Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 soggetti (tutti di nazionalità italiana) ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e hashish e di detenzione ai fini di spaccio, in concorso, di stupefacenti.

Le indagini, svolte dal personale del Nucleo Operativo della citata Compagnia dal maggio del 2022 al gennaio 2023, hanno consentito, anche attraverso l’espletamento di attività tecniche, di disvelare l’esistenza di un gruppo criminale dedito al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa nel comune di San Felice a Cancello

Al vertice di tutto il ras Rino Gagliardi alias ‘o pizzaiuol che oltre a guidare la piazza di spaccio di Talanico riforniva anche i baraccari della piazza di spaccio di via Fosse, guidati dal ras Aniello Turnacco che acquistava direttamente recandosi a portare denaro in via Falda. Fa sensazione che alla piazza di spaccio lavorava al momento dei fatti anche un minorenne per il quale si è proceduto separatamente e che metteva a disposi

I ruoli

Rino Gagliardi alias ‘o pizzaiuol

Accusato di essere promotore, con il ruolo di fornitore all’ingrosso di sostanze stupefacenti sul territorio di San Felice a Cancello, in particolare delle piazze di spaccio ubicate in via Fosse e Talanico, sia con riferimento alla cocaina (in maggioranza) che all’hashish. Mantiene i contatti con Corrado Ferruccio dal quale si rifornisce a sua volta.

 

Aniello Turnacco

Accusato di essere promotore ed organizzatore della piazza di spaccio ubicata in via Fosse del comune, con il compito di seguire tutte le fasi (contrattazione, acquisto, ripartizione in dosi) relative allo spaccio al dettaglio della cocaina comprata, in via principale, dal Rino Gagliardi.

Collabora sia materialmente che sotto il profilo economico, alle operazioni di rifornimento dell’hashish da parte di Bruno Castaldo, addetto alla commercializzazione di hashish nella medesima piazza di spaccio.

 

Bruno Castaldo

Ha il ruolo di promotore dello smercio di hashish nella “piazza” di via Fosse, provvedendo all’acquisto rifornendosi prevalentemente da Rino Gagliardi e, quando questi non ne aveva la disponibilità, mediante altri canali. Provvede al frazionamento in dosi della sostanza acquistata ed allo smistamento delle stesse ai suoi collaboratori il fratello Dario ed un ragazzo minorenne per il quale si procede separatamente.

 

Dario Castaldo

 

Partecipe al sodalizio con il ruolo di “pusher” alle dipendenze del fratello Bruno, ruolo svolto effettuando consegne di stupefacente accordandosi preventivamente con gli acquirenti in ordine alla quantità da acquistare e al luogo di incontro.

 

Ragazzo minorenne al momento dei fatti:

Addetto alla materiale cessione di hashish (alle dipendenze di Bruno Castaldp) e di cocaina (alle dipendenze di Aniello Turnacco). Contribuiva al perseguimento degli scopi dell’associazione mettendo a disposizione la propria abitazione come luogo di occultamento dell’hashish dopo l’acquisto da GAGLIARDI Rino, essendo residente a pochi metri dalla abitazione di ‘o pizzaiuol, e provvedeva, in alcune occasioni, al frazionamento in dosi dell’hashish.

 

Giovanna Tornacco

Partecipe e madre dei Castaldo nonché lontana parente di Aniello Turnacco e durante l’attività di indagine ha svolto prevalentemente le mansioni di “vedetta” avvisando i figli della presenza delle forze dell’ordine, nonché con il compito di ricevere le richieste dei clienti (sia dei figli che di Aniello) per poi avvisarli. Inoltre, in almeno tre occasioni provvede personalmente alla cessione di sostanza stupefacente.

 

Stefano Turnacco

Ricopre il ruolo di “vedetta”, deputato ad avvisare il figlio, Aniello, della presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Nondimeno, svolgeva il compito di avvisare il figlio della presenza di clienti giunti alle palazzine durante l’assenza di quest’ultimo, agevolando e scongiurando l’improvviso arrivo delle forze dell’ordine, ovvero del sopraggiungere di acquirenti durante la sua assenza.

Marta Crisci

Madre di Aniello, svolgeva prevalentemente il ruolo di custode del denaro provento delle attività quotidiane di spaccio, successivamente depositato presso l’abitazione di Turnacco Eva Ester, sorella di Aniello, agevolando in tal modo il figlio che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, non avrebbe rischiato il sequestro del denaro. In alcune occasioni si recava unitamente al figlio presso l’abitazione del Ggaliardi Rino per la consegna del denaro necessario all’acquisto dello stupefacente.

 

Salvatore Cioffi

Promotore ed organizzatore della piazza di spaccio di Talanico. Provvedeva all’acquisto, alla ripartizione in dosi ed al successivo smercio di cocaina coadiuvato da Aniello Bernardo. Oltre a gestire la “piazza”, collabora attivamente con Rino sia per quanto riguarda le forniture all’ingrosso di stupefacente, e mantenendo i contatti con Corrado Ferruccio e fungendo anche da corriere, sia per quanto riguarda il successivo “smistamento” dello stupefacente ai clienti di Gagliardi.

 

Aniello Bernardo detto Spicchitiello

Risulta essere uno più fidati collaboratori del Cioffi. II soggetto ha messo a disposizione la propria abitazione come “base logistica” a supporto dell’attività di spaccio. In particolare, oltre ad essere ritrovo abituale per la consumazione di sostanza stupefacente, la sua abitazione è stata adibita a luogo di custodia della sostanza stupefacente, a “laboratorio” per la preparazione delle dosi nonché a luogo d’incontro per la maggior parte delle cessioni di stupefacente. Difatti, nella maggior parte delle conversazioni intercettate, Salvatore dà appuntamento ai clienti “alla Forcitella” “al parcheggio” “alla pigna” tutti nomi riconducibili alla medesima zona della frazione Talanico ovvero nei pressi dell’abitazione di Spicchitiello. IL VIDEO

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