Colpo al clan, sequestrata immobile del ras

Qualiano/Giugliano. Nuovo colpo inferto alle attività criminali del clan Mallardo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, nell’ambito di un’operazione antimafia coordinata dall’autorità giudiziaria, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Napoli – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un immobile situato a Qualiano, in via Luigi Pirandello 1, del valore stimato di circa 200mila euro.

Il fabbricato risultava nella disponibilità di un esponente di spicco del clan Mallardo, storica organizzazione camorristica radicata a Giugliano in Campania e capace, negli anni, di esercitare un’influenza ramificata su diversi comuni dell’area nord della provincia di Napoli. L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alle consorterie mafiose, che punta a colpire non solo le persone ma anche le ricchezze accumulate illecitamente, sottraendo al circuito criminale beni e patrimoni riconducibili ai clan.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’immobile rappresentava uno dei tasselli del patrimonio immobiliare riconducibile indirettamente alla famiglia Mallardo. Proprio il settore edilizio, insieme ad altre attività economiche, è da sempre ritenuto dagli investigatori una delle vie privilegiate per il riciclaggio e la gestione dei proventi delle attività criminali.

Il sequestro preventivo, disposto in sede giudiziaria, è un provvedimento che mira a sottrarre immediatamente la disponibilità dei beni ai soggetti ritenuti socialmente pericolosi, in attesa della successiva eventuale confisca definitiva. Si tratta di uno strumento che negli ultimi anni ha assunto un ruolo fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata, privando i clan della loro principale fonte di potere: il patrimonio economico.

L’operazione a Qualiano si inserisce dunque in un contesto più ampio di azioni mirate al ridimensionamento della capacità economica e operativa del clan Mallardo, tra i gruppi più influenti della camorra giuglianese. Per i carabinieri e la magistratura, colpire i beni significa ridurre la forza di intimidazione e il controllo sul territorio esercitato dalle organizzazioni criminali.

Un segnale forte, che testimonia la determinazione delle istituzioni nel riaffermare la legalità e restituire alla collettività quanto sottratto da anni di dominio criminale.

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