Proiettile a don Maurizio, messaggero sotto torchio

Caivano. Si terrà domani, 1° ottobre, l’udienza di convalida dell’arresto di Vittorio De Luca, l’uomo che domenica scorsa ha consegnato un proiettile a don Maurizio Patriciello durante la celebrazione della messa a Caivano. Un gesto che ha destato sconcerto e preoccupazione, considerato il ruolo del sacerdote da anni in prima linea nella lotta alla camorra e nella difesa delle famiglie del Parco Verde.

 

L’udienza si svolgerà davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaele Coppola del Tribunale di Napoli Nord. La procedura è stata fissata in modalità telematica, tramite collegamento con la Casa Circondariale di Poggioreale, dove De Luca, nato a Napoli nel 1950, è attualmente detenuto. Sarà utilizzata la piattaforma Microsoft Teams per garantire la partecipazione dell’indagato e il contraddittorio tra le parti.

 

Secondo quanto disposto dal decreto, alla sessione dovrà presenziare un ufficiale o agente di polizia giudiziaria che non abbia avuto rapporti investigativi diretti con il caso, per certificare l’identità dell’imputato e assicurare il corretto svolgimento dell’udienza. Inoltre, è previsto che il difensore di fiducia possa conferire con il proprio assistito prima della trattazione, usufruendo di uno spazio di quindici minuti riservato.

 

Resta ancora da chiarire la reale intenzione dell’uomo al momento del gesto: intimidazione, provocazione o semplice atto dimostrativo. La comunità di Caivano, nel frattempo, ha espresso vicinanza e sostegno a don Patriciello, che continua la sua missione pastorale con coraggio e determinazione.

 

L’attenzione resta alta in vista dell’udienza di domani, che dovrà stabilire se convalidare o meno l’arresto e quali misure cautelari applicare a carico dell’uomo che, con un semplice bossolo, ha riacceso i riflettori sulla delicata battaglia per la legalità nel cuore della provincia napoletana.

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