Marcianise. Ancora una volta la Terra dei Fuochi brucia. Nella mattinata di oggi, in località Uscita Ovest Marcianise, un nuovo incendio ha interessato materiali altamente nocivi, tra cui scarpe, plastica e guaina. Le fiamme hanno sprigionato una densa nube tossica, visibile a distanza, destando preoccupazione tra i residenti e rilanciando l’allarme ambientale in un territorio già duramente segnato da episodi simili.
A denunciare con forza l’accaduto è Pasquale Gionti, referente ANTA Caserta, che da anni si batte in prima linea per la tutela ambientale e per il diritto alla salute dei cittadini. «È inconcepibile – dichiara – che si continui così, con un’assoluta mancanza di bonifiche e nessuna azione concreta per fermare questa violenza ambientale e il danno alla nostra salute. Continuerò volontariamente a monitorare ciò che altri non vedono e non sentono: la salute viene prima di ogni altra cosa».
Le parole di Gionti riflettono la rabbia e la frustrazione di una comunità che da troppo tempo vive circondata da roghi e fumi tossici, senza che si registrino interventi risolutivi. Ogni nuovo incendio ripropone lo stesso scenario: rifiuti speciali smaltiti illegalmente, fiamme appiccate da ignoti e una nube velenosa che avvolge il territorio.
La mancanza di controlli capillari, misure di prevenzione e bonifiche reali lascia campo libero a chi, per profitto o per liberarsi di scarti industriali, continua a infliggere ferite profonde all’ambiente e alla salute collettiva.
Il caso di Marcianise è l’ennesimo campanello d’allarme di una situazione che richiede risposte urgenti. L’impegno civile di associazioni e volontari come l’ANTA testimonia la volontà di non arrendersi, ma da solo non basta: occorrono istituzioni presenti, interventi concreti e una strategia chiara per spezzare la catena degli incendi e restituire dignità a un territorio che merita di vivere senza respirare veleni.