Comunità perde il suo artista: folla commossa per l’addio a Fabiano

Calvi Risorta. Si sono svolti ieri nella chiesa di San Nicandro a Petrulo di Calvi Risorta i funerali di Fabiano Di Nuccio, musicista, compositore e figura profondamente amata dalla comunità locale, scomparso all’età di 50 anni.

Una folla commossa era presente al suo funerale per dargli l’ultimo saluto.

Segnato da una malattia silenziosa che lo ha accompagnato per molti anni, da circa due anni si era ritirato dalla vita pubblica, dedicandosi in silenzio alla famiglia e alla scrittura. Di Nuccio non era soltanto un musicista: era un creatore, un intellettuale curioso e generoso, capace di tessere emozioni attraverso note, parole e silenzi.

 

Era nato in Svizzera da genitori emigrati, era tornato quando era molto giovane con la famiglia a Petrulo, il piccolo borgo di Calvi Risorta. Fin da allora si è distinto per la sua grande e vivace intelligenza, e anche per la sua umiltà rara e una creatività precoce, qualità che, crescendo, si sono trasformate in una profonda cultura umanistica e in una sensibilità artistica fuori dal comune. Lontano dai clamori e dai circuiti mediatici, ha vissuto con coerenza la sua vocazione all’arte come atto di condivisione e bellezza. Ha arricchito la vita culturale del paese con iniziative musicali, esibizioni e percorsi emulativi per i giovani musicisti del luogo, diventando un punto di riferimento silenzioso ma prezioso. Era convinto che la vera arte non debba cercare il palcoscenico, ma parlare al cuore delle persone.

 

Autore prolifico, ha lasciato una significativa eredità culturale: una produzione vasta e varia che spazia dalla musica alla poesia, dai racconti alla filosofia, fino ai testi musicali e alle riflessioni di impegno civile. Le sue poesie, spesso intime e ispirate alla terra gli hanno valso premi e riconoscimenti non solo in Campania. Come compositore le sue partiture, ispirate alla tradizione popolare, sono state eseguite in diverse occasioni culturali del territorio. Di Nuccio lascia un’eredità culturale significativa: una produzione vasta e varia che spazia dalla musica, alla poesia, dai racconti alla scrittura di testi musicali, fino alla filosofia.

 

Era anche un appassionato tifoso della Casertana sin dai tempi della storica promozione in Serie B, erano ormai molti anni che non andava allo stadio, ma ne ha sempre seguito le sorti sportive. La squadra rossoblù era per lui simbolo di identità, radici e appartenenza. Ha collaborato con articoli di argomento musicale, culturale, politico e di attualità, pubblicati prima su ciclostili locali, poi su riviste e testate giornalistiche del territorio, sempre con uno sguardo acuto e mai retorico sulla realtà che lo circondava.

 

Tutta la comunità di Calvi Risorta, e non solo il rione di Petrulo, lo ricorda con affetto, gratitudine e un senso di vuoto difficile da colmare. Il suo impegno, la sua sensibilità e il suo talento restano un esempio di dedizione autentica all’arte, alla cultura e alla terra che lo ha visto crescere. Si è spento serenamente, con la morte dei giusti, così come ha sottolineato il sacerdote della parrocchia di Petrulo don Gianluca Zanni.

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