I manifestanti: “Ottenuto incontro col Prefetto”

Aggiornamento.

Il corteo è finito con la vittoria della Manifestazione, trionfo annunciato da loro stessi sui social:

“Prima vittoria: dopo il corteo, il blocco del casello autostradale e le cariche della polizia, da Caserta il Prefetto ha preso contatto con la piazza e ha fissato un incontro la settimana prossima per avere la data precisa di un incontro sul piano ministeriale. Daremo tutte le info nei prossimi giorni.
 Il corteo si è appena sciolto con la promessa di continuare a bloccare tutto finché non raggiungeremo gli obiettivi e di lanciare su tutto il territorio una campagna di commissariamento dal basso delle amministrazioni locali che oggi hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza politica e umana. alle lotte”

 

Aggiornamento.

Purtroppo, la situazione al casello è degenerata ed è scoppiata la violenza tra la polizia e i manifestanti. Fortunatamente, lo scontro è durato poco, anche se ha generato grande rabbia e indignazione tra i presenti e si sono rivolti alle autorità al grido di “Vergogna”.

“Cariche della Polizia sul corteo che blocca il casello da oltre due ore: il movimento tiene duro e non arretra, siamo qui e resistiamo ad oltranza” ha dichiarato il movimento.

Aggiornamento.

A causa del corteo, l’uscita autostradale è rimasta bloccata. Ciò sta causando non pochi problemi e disagi per i viaggiatori e non solo. Sul luogo è sopraggiunta anche la polizia in assetto antisommossa.

 

Pastorano/Pignataro Maggiore. Un corteo di persone avanza nel territorio di Pastorano al confine con Pignataro, verso l’uscita di Capua nei pressi del casello autostradale, rischiando di bloccare il traffico sull’Appia e verso l’uscita dell’A1 e creare quindi non pochi disagi.

Il corto è stato organizzato dal Movimento “BastaImpainti”, movimento popolare, dal basso e trasversale che si oppone all’installazione di impianti nocivi in provincia di Caserta. Per la bonifica dei territori inquinati e per l’aumento dei fondi destinati alla sanità pubblica.

Di seguito le loro parole:

“Oggi fermeremo il tempo: quando le comunità scendono compatte e determinate in strada, si spezza la linearità del tempo ordinario fatto di affari, roghi, impianti e malattie mortali, per ricreare un tempo nuovo fatto di dignità e riscatto. Oggi, tutte e tutti insieme, siamo chiamati a portare luce nel buio dell’Apocalisse dei veleni. Sorgano donne e uomini capaci di donare una nuova era a queste terre martoriate, a questi corpi offesi, a queste comunità che hanno dovuto imparare a fare i conti con una normalità infernale. Una normalità che non ci piace e che, a partire da oggi, cambieremo a spinta e senza farci distrarre dal nulla con cui politica e istituzioni insozzano di fango tossico le nostre vite. In cammino verso una nuova era, per i vivi e per i martiri che oggi marceranno al nostro fianco per le strade”

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