Fidanzamento finisce a botte con la famiglia di lei e poi a processo: il verdetto

CASERTA. Si chiude con una piena assoluzione la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista G.D.B., 39enne casertano. L’uomo era accusato di calunnia nei confronti del fratello della sua ex compagna. Il procedimento si è concluso ieri davanti al giudice monocratico Maione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere con la formula “perché il fatto non sussiste”.

La storia nasce da una denuncia-querela presentata nel novembre 2022 ai carabinieri di Vitulazio. In quell’occasione D.B. aveva riferito di essere stato aggredito dal fratello della sua ex fidanzata, insieme ad altre persone, riportando ferite giudicate guaribili in tre giorni. Da quell’episodio, però, era scaturita una controdenuncia per calunnia nei suoi confronti, che ha portato al processo appena terminato.

L’intera vicenda prende avvio dalla fine di una relazione sentimentale con una donna di Bellona. Dopo la rottura, erano seguite varie denunce da parte della famiglia di lei. La ex compagna lo aveva accusato di maltrattamenti, procedimento che si era già concluso con l’assoluzione totale. Altre denunce presentate dai genitori della ragazza avevano invece portato a semplici archiviazioni.

Il fratello, invece, aveva scelto di trascinare l’uomo in tribunale con l’accusa di calunnia, chiedendo un risarcimento danni. La Procura aveva sollecitato due anni di reclusione, ma la sentenza di ieri ha ribaltato ogni richiesta, sancendo definitivamente l’innocenza del 39enne.

Quello che era iniziato come un fidanzamento si è trasformato, nel giro di pochi mesi, in una lunga serie di procedimenti giudiziari. Con quest’ultima decisione, si chiude un capitolo che per l’uomo ha rappresentato un vero e proprio incubo giudiziario.

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