VILLA LITERNO/SANT’ANTIMO. Operazione dei carabinieri conclusa con l’arresto di due donne e un giovane complice. Il gip ha disposto misure cautelari diverse per i tre indagati.
È stato il piazzale della parrocchia dei Santi Giuseppe e Fortunato di Battipaglia a fare da sfondo all’ultima operazione antidroga condotta dai carabinieri lo scorso 20 settembre. I militari, già sulle tracce di un presunto trasporto di stupefacenti segnalato in precedenza, hanno seguito due veicoli sospetti fino al luogo dell’appuntamento.
Poco prima delle 22 è arrivata una Fiat Panda rossa guidata da Ciro Braian Cusano, 21enne originario di Sant’Antimo. La vettura ha attirato l’attenzione facendo segnali luminosi a una Lancia Y, a bordo della quale viaggiavano due donne della stessa città: Brunella Garzillo, 42 anni, già nota per un’indagine legata allo spaccio a Villa Literno, e Teresa Emmausso, 43 anni. Le due auto si sono fermate una accanto all’altra, e in quel momento un giovane si è avvicinato alla Lancia Y.
È stato in quell’istante che i carabinieri sono entrati in azione, cogliendo i tre di sorpresa. Cusano ha tentato invano di avvertire le donne gridando “scappate, ci sono i carabinieri”, ma il blitz era già scattato. Durante le perquisizioni sono stati recuperati circa 100 grammi di cocaina, 240 euro in contanti e un coltello a farfalla con lama da 10 centimetri trovato addosso al giovane.
Davanti al giudice Pietro Indinnimeo del tribunale di Salerno, Cusano ha dichiarato di essere stato ingaggiato dalla Garzillo come staffetta e di aver noleggiato l’auto appositamente per il trasporto. Emmausso, invece, ha sostenuto di non sapere nulla della sostanza stupefacente, attribuendo la responsabilità alla coindagata.
Il gip ha deciso di applicare i domiciliari per le due donne, mentre al 21enne è stato imposto l’obbligo di firma. La Procura aveva chiesto la custodia in carcere per tutti. I tre sono assistiti dagli avvocati Ferdinando Letizia (per Garzillo), Rocco Maria Spina (per Cusano) e Daniele Ionà (per Emmausso).