Maddaloni. Piazze di spaccio a Maddaloni, in 4 verso il processo
Richiesta di rinvio a giudizio per un presunto gruppo criminale che aveva trasformato un appartamento in base operativa per la droga.
Il sostituto procuratore Mariangela Condello ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Aniello e Giuseppe Zampella, Antonio Iodice e Antonietta Stefanelli, ritenuti responsabili della gestione di una vera e propria centrale dello spaccio in un’area periferica di Maddaloni.
Secondo le ricostruzioni investigative, i quattro avrebbero organizzato una piazza di spaccio sul modello di quelle già sperimentate a Scampia, trasformando un appartamento in una struttura blindata e attrezzata per la vendita di sostanze stupefacenti. L’operazione è scattata dopo le segnalazioni raccolte dagli agenti del commissariato di Maddaloni, che hanno dato vita a un’intensa attività di osservazione.
Gli investigatori, dopo giorni di appostamenti e verifiche, hanno fatto irruzione nell’alloggio trovando un sistema di videosorveglianza con microtelecamere e una grata rinforzata all’ingresso, pensati per scoraggiare eventuali blitz delle forze dell’ordine. Ma non solo: gli agenti hanno scoperto anche nascondigli artigianali ricavati nei battiscopa e nelle pareti, utilizzati per occultare la droga.
Durante le perquisizioni sono stati recuperati diversi quantitativi di sostanze stupefacenti già pronte per lo smercio, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Inoltre, sono state rinvenute banconote e monete considerate provento dell’attività illecita.
Il quadro probatorio raccolto dalla polizia è stato ritenuto sufficiente dalla Procura per chiedere il processo ai quattro indagati, accusati di aver gestito un traffico redditizio con modalità tipiche delle organizzazioni criminali strutturate.
Alla difesa degli imputati sono impegnati gli avvocati Ferdinando Letizia, Mario Mangazzo e Annamaria Picascia, che cercheranno di smontare le accuse nelle prossime fasi giudiziarie.
Se il giudice accoglierà la richiesta della Procura, per i quattro si aprirà ufficialmente il dibattimento penale.