Pezzotto, identificati i nomi di 2.000 utenti: ecco cosa rischiano

NAZIONALE – Nuovo colpo alla pirateria digitale in Italia. Grazie a un’azione congiunta di Dazn, Lega Serie A e Sky Italia, con il supporto del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, è stata ottenuta dall’autorità giudiziaria la lista di oltre 2.000 utenti abbonati a servizi IPTV illegali, distribuiti in 80 province italiane.

L’obiettivo è chiaro: chiedere un risarcimento economico ai trasgressori, una misura che si aggiunge alle sanzioni già in vigore. Dall’inizio del 2025, sono stati quasi 2.500 gli utenti pirata sanzionati, mentre oltre 3.000 persone sono attualmente in fase di identificazione. Il messaggio delle autorità e dei broadcaster è univoco: guardare illegalmente contenuti non è un gesto innocuo, ma un comportamento che comporta conseguenze economiche e legali molto serie.

“Un’azione risarcitoria, che può ammontare a diverse migliaia di euro, equivale a circa 10 anni di abbonamenti legali”. Queste le parole di Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia.

Oltre ai mancati introiti per broadcaster e Lega, la pirateria genera danni collaterali importanti: impoverisce il sistema sportivo, riduce le risorse destinate alle società e agli atleti e mina l’occupazione nei settori collegati.

Il giro di vite avviato contro l’IPTV illegale non vuole solo punire, ma anche educare i consumatori, affinché comprendano che un abbonamento non autorizzato non è un affare, ma un rischio che può trasformarsi in una salatissima sanzione.

“Chi sbaglia paga. Oltre alle multe, ora chi guarda contenuti piratati dovrà risarcire i licenziatari dei diritti. L’epoca dell’impunità è finita“, ha detto l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.

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