Sorrento/Santa Maria a Vico. Prosegue l’approfondimento investigativo sul cosiddetto “sistema Sorrento”, con un secondo filone di indagini che si sta allargando ben oltre i confini comunali. Secondo quanto trapela, sarebbero almeno sette gli imprenditori coinvolti, due dei quali avrebbero manifestato l’intenzione di fornire la propria versione ai magistrati. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e condotta dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata e Massa Lubrense, si concentra su una ventina di appalti considerati sospetti e su possibili irregolarità in alcune assunzioni. Lo rivela l’edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno.
Il caso è iniziato a maggio con l’arresto in flagranza dell’allora sindaco Massimo Coppola, accusato di aver ricevuto una tangente in contanti. Due settimane fa è toccato a Raffaele Guida, soprannominato “Lello il sensitivo”, originario di Santa Maria a Vico, che avrebbe avuto un ruolo centrale nell’introdurre imprenditori nel giro delle presunte mazzette e nel presentarsi come vice del primo cittadino. Guida, ora ai domiciliari, avrebbe confermato che gli appalti oggetto d’indagine erano pilotati.
Nell’elenco degli indagati figura anche Raffaele Guarino, ex titolare di una delle agenzie di comunicazione più note a Napoli, vincitrice di commesse milionarie, accusato di aver favorito l’inserimento di un imprenditore nelle gare in cambio di tangenti.
Secondo gli atti, le somme di denaro servivano a garantire l’assegnazione di lavori e forniture, in un sistema dove, una volta entrati, era difficile uscire. Le conversazioni intercettate avrebbero rivelato anche riferimenti a “tariffe” applicate in altri comuni della Penisola Sorrentina.
Gli inquirenti stanno inoltre valutando episodi che riguarderebbero dirigenti e funzionari, come il presunto intervento del sindaco per bloccare una sanzione a una ditta “amica” da parte della polizia municipale. Tra le opere finite sotto la lente figura anche la riqualificazione dello stadio Italia, già segnalata all’Autorità anticorruzione.