Ennesima violenza in centro: pestato a sangue dal branco

Caserta. L’ennesima violenza si è sfortunatamente consumata ieri sera nella zona centrale di Caserta, in piazza Dante. Un gruppo di balordi, per motivi ancora ignoti, hanno preso di mira un ragazzo e lo hanno pestato a sangue. Non è da escludere che abbiano agito in tale modo per puro divertimento, come già purtroppo accaduto, o per motivi futili.

La vittima dell’aggressione, ha riportato ferite serie, tant’è che ha cominciato anche a sanguinare, probabilmente a causa di una ferita alla testa dovuta alla brutale aggressione appena subita. Avvenuto il pestaggio, sembrerebbe che il branco si sia allontanato, lasciando il giovane agonizzante e ferito che è stato soccorso dai passanti scossi e senza parole per l’accaduto, che hanno aiutato l’aggredito a sedersi su una panchina cercando di soccorrerlo come potevano.

Non si esclude che siano stati allertati i soccorsi proprio a causa delle sue condizioni, e i presenti gli abbiano tenuto compagnia e lo hanno aiutato fino all’arrivo dei sanitari. Questo purtroppo è solo l’ennesimo episodio di violenza che avviene a Caserta. Già il centro è stato più volte teatro di aggressioni e risse, in cui diverse persone sono rimaste ferite.

A riportare quest’ultimo brutto episodio, è stato Maurizio Raimondi, esponente della Lega sui suoi social, che condanna giustamente l’accaduto, queste le sue parole:

“Quando succedono queste cose perdiamo tutti. Non perde solo questo ragazzo, che ha la peggio nella solita aggressione da parte di questi
delinquenti che ormai sono padroni della città. Io non spero di accendere la luce, ma di accendere un faro sul problema della sicurezza in città. Denunciate sempre, tutto quello che vi accade. La sicurezza e la vivibilità non hanno colore politico. Io non mi girerò mai dall’altra parte. Non negherò mai il problema. E per quello che posso fare, continuerò a chiedere più sicurezza nella mia amata città. Affinché mamme e papà non stiano ad aspettare sul balcone quando i figli rientrano la sera, ma che possano stare tranquilli.”

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