Operaio morto folgorato, città abbraccia Demetrio: domani l’addio

CASAL DI PRINCIPE. Addio a Demetrio Rima, uomo dalla lealtà limpida e dal cuore autentico Casal di Principe si prepara a salutare con commozione il caro amico Demetrio Rima, “uomo semplice e vero, stimato e ben voluto da tutti”.

Si svolgeranno domani, venerdì 29 agosto, alle ore 18:00 nella Chiesa Maria SS. Preziosa di Casal di Principe, i funerali di Demetrio Rima, 58 anni, vittima del tragico incidente sul lavoro avvenuto due giorni fa a Sant’Andrea del Pizzone, frazione di Francolise. La salma, sottoposta ad autopsia su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata restituita in queste ore alla famiglia per le esequie.

Questa sera, la salma di Demetrio giungerà presso la casa funeraria di via Gluck n. 1, dove amici e parenti potranno rendergli omaggio. L’intera comunità si stringe intorno alla moglie Antonella e alle figlie Federica e Simona, colpite da un dolore improvviso e devastante.

Il tragico incidente

Demetrio Rima, operaio esperto e molto conosciuto in città, era dipendente di una ditta di San Cipriano d’Aversa. Nel pomeriggio del 26 agosto stava effettuando lavori di manutenzione in una cabina elettrica Enel quando, per cause in corso di accertamento, è rimasto folgorato. L’impatto della scarica è stato fatale: i soccorritori del 118, giunti rapidamente sul posto, hanno potuto soltanto constatarne il decesso.

Un uomo amato da tutti

Oltre che per la sua professionalità, Rima era conosciuto per il suo carattere leale e il forte legame con lo sport. Appassionato podista, spesso percorreva le strade della provincia in sella alla sua bici, accompagnato da un gruppo di amici, o in sessioni di corsa. Chi lo ha conosciuto lo descrive come una persona sincera, onesta, incapace di un gesto ingiusto: un esempio limpido che resterà nel ricordo di tutti.

La tragedia ha scosso profondamente non solo Casal di Principe, ma anche le comunità dell’Agro Aversano e del territorio caleno, dove Rima era stimato e benvoluto. Domani, in chiesa, l’ultimo saluto sarà il segno concreto di un affetto che la morte non può spegnere.

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