RSU TMA: “La cassa integrazione non la vogliamo, serve rilanciare il sito”

MARCIANISE. È fissato per il 28 agosto 2025 il tavolo convocato dalla Regione Campania per l’esame congiunto previsto dalla procedura di attivazione della Cassa Integrazione Straordinaria richiesta dalla TMA, ex Jabil.

La rappresentanza sindacale unitaria (RSU) – FIM, FIOM, UILM e FAILMS – ribadisce la propria contrarietà al provvedimento, ricordando che la vertenza prosegue da oltre un anno e mezzo e che ogni proposta alternativa formulata dall’azienda è stata respinta dai lavoratori attraverso assemblee, mobilitazioni e confronti quotidiani con istituzioni e stakeholder.

Secondo i sindacati, l’assenza di un reale confronto ha permesso all’azienda di imporre unilateralmente obiettivi e misure, arrivando alla richiesta di CIGS. “È indispensabile – spiegano dalla RSU – tornare a esercitare un ruolo di negoziazione forte, nelle sedi opportune, per ottenere risultati immediati e concreti a beneficio di tutti i lavoratori”.

La linea è chiara: nessuna cassa integrazione, ma un rilancio del sito produttivo di Marcianise con saturazione di lavoro stabile e prospettive di sviluppo. Al tempo stesso, le sigle sindacali confermano la volontà di confrontarsi su tutti i temi presenti nei tavoli di discussione, sottolineando la necessità del sostegno attivo di tutti i dipendenti.

Al termine dell’incontro in Regione, sarà convocata un’assemblea generale per illustrare l’esito del confronto, fare il punto sulla vertenza e condividere una sintesi degli ultimi sviluppi.

La partita resta aperta e il futuro dello stabilimento, già al centro di lunghi mesi di tensione, si gioca ora su un equilibrio delicato tra trattativa sindacale, strategie aziendali e decisioni istituzionali.

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