SANTA MARIA CAPUA VETERE..La Corte di Cassazione ha messo la parola fine al procedimento che vedeva imputati Cristian D’Ambrosio e Giovanni Barracano, quest’ultimo appartenente a un nucleo familiare spesso finito sulle cronache giudiziarie. I due erano stati condannati in abbreviato per il brutale pestaggio avvenuto la vigilia di Natale del 2023 in piazza Adriano, a Santa Maria Capua Vetere, a pochi metri dall’Anfiteatro. A rimanere feriti furono due fratelli albanesi, uno dei quali appena sedicenne.
In primo grado D’Ambrosio aveva ricevuto 4 anni e 2 mesi di carcere, stessa pena inflitta a Barracano. La difesa aveva tentato di ribaltare la decisione davanti ai giudici di legittimità, contestando la qualificazione dei reati, il mancato riconoscimento delle attenuanti e l’entità della condanna. Ma la Suprema Corte, settima sezione penale, con ordinanza di luglio, ha bocciato tutte le censure definendole prive di fondamento. I due imputati sono stati così condannati anche al pagamento delle spese processuali.
Il collegio, presieduto dal magistrato Giacomo Rocchi e con relatore Gaetano Di Giuro, ha di fatto blindato la sentenza della Corte d’Appello di Napoli emessa il 30 gennaio 2025.
Il procedimento ha coinvolto complessivamente sei giovani. Oltre a D’Ambrosio e Barracano, anche Antonio Pio Salemme era stato giudicato in abbreviato, ricevendo 4 anni e 6 mesi di carcere. Altri due, Vittorio Merola e Massimiliano Barbato, avevano scelto il patteggiamento e ottenuto pene rispettivamente di 3 anni e 2 mesi e di 4 anni. È stata invece separata la posizione di Youssef Majaoui.
Con la decisione della Cassazione, le condanne per l’episodio di sangue che sconvolse la notte di Natale sammaritana diventano ora definitive.