LICOLA. Licola torna al centro delle polemiche per le pessime condizioni del mare. L’acqua, segnalano bagnanti e operatori del settore, si presenta sporca, con evidenti tracce di scarichi a mare, presumibilmente provenienti da depuratori malfunzionanti. Una situazione definita “vergognosa” e “inaccettabile” dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto le denunce di cittadini e imprenditori balneari.
“Ogni anno – affermano i segnalanti – si ripresenta lo stesso problema, senza che venga trovata una soluzione concreta. Così si danneggia irreparabilmente la salute pubblica, l’immagine turistica della nostra zona e la sopravvivenza delle attività balneari”. Le ripercussioni sono evidenti: calo dei visitatori, perdita di posti di lavoro e gravi danni all’economia locale, già provata dalla stagionalità e dalla concorrenza di altre località costiere.
Gli operatori chiedono un intervento immediato e risolutivo, non più promesse o soluzioni temporanee. Secondo quanto riportato, il degrado del mare di Licola sta compromettendo non solo la fruibilità della spiaggia, ma anche la reputazione turistica del litorale flegreo-domizio, che negli ultimi anni ha cercato faticosamente di rilanciarsi.
Il deputato Borrelli ha sottolineato di aver nuovamente richiesto accertamenti e verifiche all’ARPAC, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, affinché vengano individuate le fonti dell’inquinamento e adottati provvedimenti immediati. “È ora di passare ai fatti – ha dichiarato – perché continuare a ignorare la situazione significa condannare Licola a un lento declino”.
Gli imprenditori balneari, intanto, temono che il prosieguo della stagione estiva in queste condizioni possa compromettere definitivamente le prenotazioni e il fatturato, con conseguenze pesanti su un settore che rappresenta una delle poche risorse economiche della zona.
La comunità locale attende risposte concrete, consapevole che il futuro turistico ed economico di Licola passa anche dalla qualità del suo mare.