Napoli. Grande dolore oggi nella Rai. Purtroppo, la nota regista e organizzatrice di eventi Federica Marchetti, si è spenta all’età di 62 anni a causa di un brutto male.
Era originaria di Napoli e lavorava presso il Centro di Produzione Rai di Napoli. Per mesi ha combattuto contro tale male che l’affliggeva, e nonostante non si sia mai arresta e nonostante gli sforzi dei medici, sfortunatamente non ce l’ha fatta.
La triste notizia della sua scomparsa si è subito diffusa, gettando nel dolore amici, parenti e colleghi. Tantissimi hanno voluto dedicare parole di cordoglio in suo onore e in supporto alla sua famiglia, ricordando la splendida persona che era.
Era nota per la sua grande professionalità, ma anche per la sua gentilezza, generosità, e il suo altruismo, conosciuta come una donna forte, intelligente e capace. Era molto apprezzata nel mondo televisivo proprio grazie alle sue doti registiche e di organizzatrice, nonché per la sua umanità. Grazie al suo lavoro, il panorama culturale di Napoli ha potuto crescere ulteriormente, soprattutto nel contesto dell’arte, cultura e della comunicazione.
La sua carriera iniziò molti anni fa, e cominciò come modella, per poi passare alla professione di organizzatrice di eventi. E proprio grazie alle sue capacità di creare forti legami, e la sua creatività, era riuscita a farsi valere in tale settore riscontrando un enorme successo.
Proprio tale lavoro le ha permesso di fare significative esperienze anche a livello internazionale. Successivamente, decise di entrare nel mondo della televisione e lì arrivò la sua consacrazione. Federica aveva sempre amato quel mondo, e sognava di lavorare in quel contesto, riuscendo a realizzare quel sogno cominciando a lavorare per la Rai. Nel giro di poco, grazie alle sue incredibili doti e creatività, è riuscita a diventare regista televisiva nel Centro di Produzione Rai di Napoli.
Riuscì a lavorare a molti progetti, mostrando ancora una volta la sua grande professionalità e capacità, ciò le fece guadagnare il rispetto e la stima di tante persone, soprattutto dei suoi colleghi.