L’ultima follia: seduti fuori al finestrino su un’auto in corsa. Segnalazioni e avvistamenti

MARCIANISE. Negli ultimi giorni si sta registrando a Marcianise un nuovo fenomeno che sfiora l’assurdo: giovani — e in modo particolare ragazze di circa diciotto anni — si mettono a sedere fuori dai finestrini delle auto mentre l’auto è in movimento, trasformando quella che dovrebbe essere una passeggiata in auto in uno show da far girare la testa. L’episodio più recente ha avuto luogo l’altra sera nella zona di via Clanio, Rione San Giuliano, ed era una Fiat Panda, con due giovani sedute a metà nel finestrino aperto mentre l’auto procedeva lentamente. I residenti, sotto choc, raccontano che nel bel mezzo di quella strada già di per sé trafficata e priva di marciapiedi sicuri, queste “acro­bazie” hanno attirato decine di passanti e creato pericolo immediato.

Nello stesso punto, sempre in questa settimana, uno scooter zigzagante aveva travolto una ragazzina che andava in bici (non gravemente, ma comunque con conseguenze mediche). Oggi quella via è teatro di un altro tipo di rischio, diffuso per “moda social” più che per pura imprudenza. Non si riesce ad attribuire un nome alla challenge — non è stata identificata una campagna virale Instagram o TikTok ufficiale — ma tra i ragazzi si mormora che sia una sorta di micro‐sfida locale: fare video spettacolari, ottenere like, impressionare gli amici al volante, ostentare spavalderia.

I residenti e i commercianti della zona sono esasperati e cehidono maggiore presenza delle forze dell’ordine, dissuasori, controlli più severi su velocità e posture estreme nei veicoli.

La challenge assurda

Vista la mancanza di un nome nazionale alla challenge, e data la peculiarità locale, l’impressione è che non si tratti di un fenomeno orgogliosamente ostentato online, ma piuttosto di una moda fra coetanei, auto‐limitata ma comunque pericolosissima. La critica deve essere senza mezzi termini: non c’è nessuna “sfida sociale” che giustifichi il mettere a repentaglio la propria incolumità; non c’è estetica virale che sopporti il rischio di un incidente. Invece di imitare, bisognerebbe ricordare che ogni finestrino aperto con un sedile ostentato dà al conducente una frazione di distrazione e rende ogni svolta un potenziale ribaltamento, una minima frenata un volo dal sedile.

In un territorio che da tempo convive con traffico caotico, strade strette e giovani irrequieti, questa moda si colloca sullo stesso piano di pratiche estremamente insensate come guidare contromano o fare drift per strada. E nessuno può definirla innocente: anche se la vettura procedeva a bassa velocità, basta troppo poco — una frenata, un ostacolo, un sobbalzo — perché da un gesto “estremo e cool” si generi un danno grave o irrimediabile.

Non possiamo restare fermi a guardare

Le istituzioni locali devono intervenire con campagne educative chiare, multe elastiche ma severe, e un controllo visivo concreto in orari di maggiore afflusso. Occorre anche il coinvolgimento delle scuole del territorio: chiarire che non è una bravata innocua, ma un serio rischio. I genitori devono essere informati. I giovani devono comprendere che una pandemonia social fatta dal finestrino può diventare una tragedia.

In conclusione: più vigilanza, più prevenzione, più consapevolezza. Non c’è nulla da celebrare nel gambe fuori dal finestrino: è una moda folle, criminalmente ingenua e potenzialmente devastante. Le strade non sono palcoscenico: chi osa mettere in pericolo sè e altri — in cerca di like o senso del rischio — dovrebbe venire fermato prima che sia troppo tardi.

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