Tabacchi e clan, scoperta frode su sigarette: 7 a rischio processo. NOMI

CASAL DI PRINCIPE/CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASERTA. La Direzione Distrettuale Antimafia ha formalmente richiesto il rinvio a giudizio per sette persone nell’ambito di un’inchiesta legata alla gestione illecita di esercizi commerciali riconducibili al circuito dei monopoli di Stato. Al centro dell’indagine, Simmaco Maio, 56 anni, considerato dagli inquirenti il vero referente operativo di una rete di tabaccherie intestate fittiziamente a terzi per eludere controlli e misure patrimoniali.

Secondo l’accusa, tra il 2016 e il 2022 sarebbero state poste in essere operazioni societarie e passaggi di proprietà con l’obiettivo di schermare i reali flussi economici e reinvestire capitali sospettati di provenienza illecita.

Insieme a Maio risultano coinvolti: Luigi Maisto (54 anni, residente ad Assisi ma originario di Santa Maria Capua Vetere), Giuseppe Papale (56), Luigi Papale (36), Giovanna Enza Fiano (41), Caterina Maisto (38, di Caserta) e Franca Raucci (51, di Capua).

Tre le attività commerciali oggetto d’indagine. La prima è una rivendita di tabacchi a Bellona, in via Regina Elena, formalmente intestata a Caterina Maisto, ma – secondo la DDA – gestita operativamente da Maio attraverso l’intermediazione di Papale e Maisto. La seconda si trova in via Galatina a Santa Maria Capua Vetere, intestata a Pasquale Maisto fino al 2020, poi passata a Giovanna Enza Fiano, cognata di Maio. Anche qui, gli inquirenti ritengono che il controllo effettivo fosse nelle mani del 56enne sammaritano. La terza, infine, è situata in via del Lavoro, sempre a Santa Maria, con la gestione formale riconducibile a Luigi Papale ma con l’intervento diretto del padre Giuseppe.

Le indagini sono state supportate anche dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia di primo piano: Nicola Schiavone, figlio di Francesco “Sandokan”, e Ferdinando Del Gaudio, un tempo affiliato al gruppo dei Bellagiò. Spetterà ora al giudice per l’udienza preliminare valutare l’eventuale ammissione al rito abbreviato su richiesta delle difese.

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