Regionale. Minaccia con un fucile il 118: arrestato il figlio del paziente
Tragedia sfiorata nella serata di ieri, a Napoli, dove un equipaggio del 118 è stato minacciato con un fucile da un uomo infuriato per la destinazione ospedaliera scelta per suo padre.
Erano circa le 20:40 quando, in via Taddeo da Sessa, nel quartiere Gianturco, una squadra di soccorso proveniente dalla postazione di Miano è intervenuta presso un autolavaggio per soccorrere un uomo con dolore toracico. Ad accoglierli, oltre al paziente, c’era il figlio, che si è presentato come infermiere in servizio all’Ospedale Monaldi e ha subito chiesto con insistenza che il padre venisse trasportato al Policlinico.
Alle spiegazioni degli operatori – che hanno chiarito come la destinazione venga definita dalla centrale operativa – l’uomo ha reagito in modo violento: si è diretto in uno sgabuzzino e ne è uscito impugnando un fucile, che ha puntato contro l’autista dell’ambulanza minacciando l’equipaggio: “O lo porti al Policlinico o vi ammazzo”.
Sotto la minaccia armata, i soccorritori hanno caricato l’uomo sull’ambulanza, dirigendosi però verso l’Ospedale del Mare. Durante il tragitto, la centrale operativa ha mantenuto i contatti con l’equipaggio e ha attivato le forze dell’ordine.
All’arrivo in pronto soccorso, il presunto aggressore è stato bloccato dalla polizia e arrestato. Il paziente è stato affidato alle cure del personale sanitario.
L’episodio rappresenta la 34ª aggressione ai danni del personale della Asl Napoli 1 dall’inizio del 2025. Sommando anche gli episodi dell’Asl Napoli 2, si sale a 42 casi in totale. Sono in corso indagini sull’arma utilizzata. Nessun operatore è rimasto ferito.