Sesso in cambio della coca, minorenne disabile costretto a prostituirsi: 6 indagati

 

RECALE/MADDALONI/MARCIANISE.  Secondo le recenti indagini della Procura della Repubblica di Napoli, sei persone sono finite sotto inchiesta con l’accusa di aver indotto un minore con disabilità a prostituirsi e a consumare cocaina. Nei giorni scorsi, i presunti responsabili, tra cui clienti e sfruttatori, hanno ricevuto l’atto di chiusura delle indagini preliminari, preludio a un possibile processo.

I fatti risalirebbero a nove anni fa. La vittima, un ragazzo con disturbi dell’apprendimento e deficit di attenzione, aveva allora meno di 16 anni (oggi ne ha 24). Gli inquirenti sostengono che un 28enne e un 32enne di Recale avrebbero approfittato del minore, accompagnandolo dai clienti che richiedevano prestazioni sessuali. I due avrebbero stabilito di volta in volta le tariffe, oscillanti tra i 20 e i 30 euro per incontro.

In un episodio, la prestazione sarebbe stata scambiata con cocaina, offerta anche al giovane per convincerlo a consumare rapporti sessuali. Uno dei clienti, un 58enne di Maddaloni anch’egli indagato, avrebbe consegnato al minore 500 euro, somma poi sottrattagli da uno degli sfruttatori, che lo avrebbe inoltre minacciato di rivelare tutto al padre e di esporre pubblicamente la vicenda.

Oltre ai due residenti di Recale, sotto accusa vi sarebbero altri presunti ‘clienti’ provenienti da Orta di Atella, Napoli, Marcianise e Maddaloni.

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