NAZIONALE – Un altro virus oltre il West Nile: l’ombra del chikungunya sull’estate 2025. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha alzato il livello di allerta per la malattia Chikungunya, un virus trasmesso dalle zanzare Aedes, anche noto come zanzara tigre.
L’attuale ondata ha avuto inizio nei primi mesi del 2025 nelle isole dell’Oceano Indiano, in particolare a La Réunion, Mayotte e Mauritius. A La Réunion si stima che un terzo della popolazione sia già stata infettata.
L’Europa ora registra i primi segnali d’allarme: in Francia sono stati segnalati circa 800 casi importati dal 1° maggio, e si contano 12 focolai di trasmissione locale nel sud del Paese. In Italia, è stato accertato un primo caso, e le autorità monitorano casi sospetti tra Emilia-Romagna e Veneto.
Dopo un’incubazione di circa 4-8 giorni, i sintomi sono febbre improvvisa, dolori muscolari, gonfiori articolari, mal di testa, nausea, affaticamento ed eruzione cutanea. In alcuni pazienti, specialmente anziani o con condizioni preesistenti, i sintomi possono durare anche di più. Nei casi più gravi, sono state osservate complicazioni oculari, cardiache e neurologiche.
Non esiste ancora una cura specifica. Il trattamento è sintomatico: paracetamolo o analgesici, riposo e molta idratazione. Due vaccini sono stati approvati in Europa e negli USA, ma l’utilizzo è limitato e recentemente sotto monitoraggio per possibili effetti avversi nella popolazione anziana .
Il principale assetto di difesa è la prevenzione: eliminazione di ogni ristagno d’acqua, uso di repellenti, abiti coprenti e zanzariere, con particolare attenzione nelle ore diurne .