
CASERTA. Non è stata una gang, nemmeno cinque persone, ma solo in due che si sono intrufolati nel cortile adibito a parcheggio dell’Oratorio Salesiano di Caserta, da via Don Bosco, probabilmente seguendo il piccolo quindicenne a cui volevano rubare il motorino. Il ragazzo probabilmente li conosceva, o non ha chiamato aiuto, perché appena si è sentito il motorino cadere, questione di attimi, uno degli educatori si è accorto che qualcosa non andava nel parcheggio ed è corso verso il ragazzo e i due violenti sono scappati via. L’educatore ha cercato di aiutare Alessandro, chiedendogli anche chi fosse, se si potessero chiamare i genitori o i carabinieri o l’ospedale, ma il ragazzo è andato via di corsa rifiutando ogni aiuto.
Gli educatori e le famiglie presenti si sono dispiaciute ma sono state informate solo dalla stampa che il ragazzo era in ospedale. La casa Salesiana spiega con dovizia di particolari la dinamica dell’incidente avvenuto venerdì notte, a Caserta, nell’Istituto Salesiano di via Roma, poco prima di mezzanotte, nel cortile adibito a parcheggio, al termine della festa finale della «Estate Ragazzi», dopo aver controllato le registrazioni video e interpellato tutte le persone presenti: tra cui famiglie ed educatori. «E’ la prima volta che accade un fatto del genere – spiega il direttore della casa don Antonio D’Angelo – e siamo addolorati per il ragazzo. Non è una esimente che è un fatto avvenuto tra giovani esterni all’oratorio, e siamo preoccupati per il piccolo».
I giornali e altre fonti hanno parlato di cinque persone e di una gang attiva in oratorio, ma non è così, spiegano i Salesiani.
«Si tratta di un evento nato fuori dall’oratorio – sottolinea don Giuseppe Spicciariello, direttore dell’Oratorio – che ha avuto il suo epilogo nel parcheggio dell’Istituto, forse perché si sono seguiti, mentre la festa per l’Estate Ragazzi era finita e tutti stavano andando via. E’ stata dunque una causalità che il portone fosse ancora aperto. E ci dispiace che il ragazzo sia andato via senza farsi aiutare». Un altro aspetto che ha colpito le molte famiglie presenti è che nessun ragazzo ospite della casa famiglia salesiana è stato coinvolto, a differenza delle cronache giornalistiche: «E’ falso – spiega la responsabile della Casa famiglia Fiorella Lanzillo – che ci fossero coinvolti nello scontro ragazzi della comunità. E’ bene sottolinearlo alle forze dell’ordine e alla stampa ed è strano che qualcuno li abbia menzionati, anzi ci colpisce che qualcuno li abbia tirati in ballo senza fare alcuna verifica. Ci dispiace che il ragazzo sia stato picchiato e chiediamo che sia espletato ogni tentativo per individuare i responsabili, che dovranno essere puniti per la loro violenza, ma denunceremo chiunque tirerà in ballo i ragazzi dell’Oratorio o della casa famiglia».
Già oggi o domani una delegazione della casa visiterà l’adolescente in ospedale per portare la propria vicinanza alla famiglia e a lui.

