Strage di operai, ecco i nomi e le tre comunità colpite

 

L’AGGIORNAMENTO
Sono Ciro Pierro, 61 anni di Calvizzano, Luigi Romano, 66 anni di Arzano, e Vincenzo Del Grosso, 53 anni di Napoli, i tre operai morti questa mattina nel crollo del montacarichi in via San Giacomo dei Capri, al Rione Alto. I tre stavano eseguendo lavori di ristrutturazione su un palazzo di sei piani quando la piattaforma su cui si trovavano ha ceduto di schianto, precipitando nel vuoto.

L’incidente, avvenuto intorno alle 9, ha scosso profondamente l’intero quartiere e il mondo del lavoro edile, già segnato da troppi lutti. Le vittime erano tutte impegnate regolarmente nei lavori in corso nel cantiere, e si trovavano a diversi metri d’altezza al momento del cedimento.

Sui fatti sta indagando la Procura di Napoli, mentre sul posto sono intervenuti i carabinieri, gli ispettori dell’Asl e i vigili del fuoco. Intanto, cresce la rabbia e il dolore delle famiglie e dei colleghi. Un’intera comunità si stringe attorno ai nomi di tre lavoratori che hanno perso la vita sul posto di lavoro.

IL PRIMO LANCIO

Regionale. Grave incidente nella mattinata di venerdì 25 luglio a Napoli, in via San Giacomo dei Capri, nel quartiere Rione Alto: un montacarichi è precipitato nel vuoto per sei piani causando la morte di tre persone. La tragedia ha scosso l’intera comunità e sul posto si sono immediatamente recati i soccorsi, insieme alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, per mettere in sicurezza l’area e avviare le indagini.

Secondo le prime ricostruzioni, le vittime erano all’interno del montacarichi al momento del crollo. Non è ancora chiaro se si trattasse di operai impegnati in lavori all’interno dell’edificio o di persone rimaste coinvolte per circostanze accidentali. Le salme sono state recuperate dai vigili del fuoco dopo un complesso intervento durato alcune ore.

La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del cedimento. Al vaglio ci sono diverse ipotesi, tra cui la mancanza di manutenzione o possibili manomissioni del sistema di sollevamento. Gli inquirenti stanno acquisendo i documenti relativi all’impianto, oltre alle testimonianze di residenti e operai presenti sul posto.

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