Truffa alle assicurazioni, 2 scagionati grazie alla scatola nera

MARCIANISE/CASERTA. Sono stati assolti con formula piena dal Tribunale di Milano due imputati accusati di aver inscenato un incidente stradale per ottenere un risarcimento assicurativo. Il presunto sinistro risaliva al 2020 e vedeva coinvolti uno scooter e un’autovettura, ma fin dall’inizio erano emersi dubbi sulla reale dinamica dei fatti. Secondo l’accusa, infatti, lo scontro non sarebbe mai avvenuto.

Decisivi, ai fini del proscioglimento, si sono rivelati i dati forniti dalla scatola nera installata a bordo del veicolo, che ha registrato la reale posizione del mezzo nel momento esatto in cui sarebbe dovuto avvenire l’incidente. Le risultanze tecniche hanno confermato l’estraneità dei due imputati rispetto alla presunta truffa. A rafforzare ulteriormente la linea difensiva sono intervenute anche alcune testimonianze raccolte nel corso del dibattimento, che hanno contribuito a far crollare l’impianto accusatorio.

Il giudice milanese ha quindi pronunciato sentenza di assoluzione piena, riconoscendo l’inesistenza del reato. I due imputati, uno residente a Marcianise e l’altro a Caserta, erano difesi dall’avvocato Nicola Russo, che ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, sottolineando come la tecnologia e l’accurata ricostruzione dei fatti abbiano permesso di ristabilire la verità.

“È una sentenza importante – ha commentato il legale – perché dimostra quanto siano fondamentali oggi gli strumenti tecnologici, come le scatole nere, per accertare i fatti nei procedimenti legati a sinistri stradali. I miei assistiti hanno sempre sostenuto la loro innocenza, ed è stato fatto piena giustizia”.

Il caso si chiude così con un verdetto che rappresenta un precedente significativo nel contrasto alle frodi assicurative, ma anche una riflessione sull’importanza della precisione digitale nelle indagini.

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