Sversamenti industriali nei corsi d’acqua, allarme tra i residenti

TEANO. Cresce l’allarme tra i cittadini della località Consolata, dove negli ultimi giorni sono stati segnalati sospetti sversamenti di liquami di origine industriale. I reflui, secondo le denunce pervenute, sarebbero convogliati in un fosso adiacente alle abitazioni per poi raggiungere un torrente locale e, infine, il fiume Savona, con il rischio di contaminazione fino al mare.

Il fenomeno ha suscitato profonda preoccupazione tra i residenti, che temono conseguenze gravissime per l’ambiente e la salute pubblica. A farsi portavoce del malcontento è stata l’associazione ambientale ATANA, da anni impegnata nella tutela del territorio, tramite la presidente nazionale d.ssa Maria Rosaria Laudisio e il vice presidente e responsabile giuridico avv. Fabio Carangio.

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da cittadini visibilmente scossi – ha dichiarato la d.ssa Laudisio –. È inaccettabile che nel 2025 si verifichino ancora episodi così gravi di inquinamento ambientale, spesso nell’indifferenza generale. Chiederemo un intervento immediato degli enti preposti e l’apertura di un’inchiesta per individuare i responsabili».

Sulla stessa linea l’avv. Carangio, che ha annunciato l’avvio di azioni legali concrete:

«Abbiamo già inoltrato formale denuncia agli organi competenti, sollecitando controlli urgenti. Il territorio va difeso, così come la salute dei cittadini e la sicurezza delle nostre falde acquifere. Non ci fermeremo finché non sarà fatta piena luce su questo scempio».

Anche il tecnico nazionale ATANA, ing. Antonio Mezzullo, ha espresso forte preoccupazione per le possibili ricadute ambientali e sanitarie: «È necessario intervenire subito con analisi chimiche delle acque e identificare con precisione le fonti inquinanti. La prevenzione e il monitoraggio devono diventare strumenti permanenti a tutela del territorio e della salute pubblica».

L’associazione ha inoltre richiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico con la partecipazione di autorità ambientali, sanitarie e politiche, per avviare un piano di contrasto tempestivo ed efficace. La d.ssa Laudisio, esponente territoriale della Lega, ha confermato il massimo impegno nel sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali.

Nel frattempo, si attende l’arrivo dei tecnici dell’ARPAC e dei Carabinieri Forestali, che potrebbero dare il via alle indagini già nei prossimi giorni.
Mentre le autorità preposte avviano le verifiche, la popolazione resta in attesa di risposte, chiedendo che si faccia finalmente chiarezza e si pongano fine a pratiche che mettono in pericolo l’equilibrio ambientale e la salute collettiva.

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