San Felice a Cancello/Maddaloni. Presso la Sala Iodio della Biblioteca Comunale di Maddaloni si è tenuto, ieri, un incontro pubblico dedicato a un importante tema sociale, ovvero il disagio giovanile, una problematica sempre più urgente e drammatica nei nostri territori.
Tale iniziativa è stata fortemente voluta dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Felice a Cancello, la dottoressa Diamante Borzillo, che ha formalmente richiesto l’organizzazione dell’incontro per stimolare un’azione
concreta e coordinata su un fenomeno che non può più essere ignorato.
Tale confronto è nato infatti in seguito al tentativo di suicidio di una giovane che risiede a San Felice a Cancello, episodio che segue altri eventi drammatici registrati nel comune di Maddaloni, dove purtroppo si è verificata anche una vittima.
È evidente che i giovani stiano lanciando un grido di allarme che non può essere ignorato e cadere nel vuoto. La responsabilità delle istituzioni è quella di ascoltare e agire per evitare che episodi simili accadano ancora.
A partecipare ai lavori, moderati dal Presidente della neonata Azienda Consortile “Tifata” Giuseppe Marone, vi erano i membri del CDA, diversi dirigenti scolastici, assessori dei Comuni consorziati, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e altre figure istituzionali.
L’incontro ha generato un intenso e coinvolgente dibattito, che ha messo in risalto l’urgenza di creare una rete territoriale di intervento efficace e duratura. Il Comune di San Felice a Cancello si conferma particolarmente attento e sensibile a queste tematiche.
Essere vicini a chi ha bisogno è la vera sfida che oggi le istituzioni sono chiamate ad affrontare: una sfida di umanità, responsabilità e presenza attiva sul territorio.
Questo primo momento di confronto rappresenta solo l’inizio di un percorso. Seguiranno altri incontri che coinvolgeranno anche l’Asl, le associazioni del terzo settore e le realtà giovanili locali, con l’obiettivo di dare seguito concreto agli impegni assunti e costruire insieme risposte adeguate alla gravità della situazione.