Nuovo resort con piscina nel cuore della città, partono i lavori

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Ci siamo. Hanno preso il via i lavori per la costruzione di un nuovo immobile che dovrebbero portare alla realizzazione di un prestigioso resort con spa e piscina nel pieno centro storico della città.

Si tratta dell’area in via Fosse Ardeatine dove è stato già demolito un vecchio rudere che comunque fa cubatura ed al tempo stesso sono scomparse (o demolite) quelle strutture archeologiche emerse nel corso dei saggi preliminari voluti dalla soprintendenza e che sono evidenziate nella foto allegata. Interrate, demolite, non si sa ma la città ha il diritto di sapere e conoscere le testimonianze del suo passato e che fine fanno. Infatti, appena approvato il nuovo PUC (Piano urbanistico comunale) la città sta per essere invasa da un’altra colata di cemento che andrà ad interessare aree fino a questo momento bloccate anche a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici.

Ad essere interessata a queste nuove costruzioni è, fra le altre, l’area sita in via Fosse Ardeatine, dove sono iniziati scavi e saggi che hanno anticipato una prossima edificazione. Quest’area è contigua a quella interessata dalla realizzazione di un parco sito di fronte alla sede del comando della Polizia Urbana e che detta area restituì nel corso degli scavi, importanti reperti che dovrebbero essere collegati a quelli portati alla luce e misteriosamente scomparsi. Era il 2005 quando in pompa magna l’assessore regionale all’epoca in carica, Marco Di Lello venne a visitare gli scavi a dimostrazione della rilevanza degli stessi.

Quegli scavi furono inglobati nel nuovo complesso residenziale e da allora nessuno li ha più rivisti o tanto meno visitati. Verosimilmente la stessa fine hanno fatto quei reperti appena venuti alla luce. Un’altra area in fibrillazione è quella dell’ex Mulino Parisi, ubicato sulla strada per Caserta all’altezza del ponte di san Prisco. Si sono notati movimenti di terreno ed aperture nei muri perimetrali che potrebbero preludere ad imminenti scavi. L’area è da circa dieci anni bloccata, ma sembra che una vicenda giudiziaria abbia dato ragione alla proprietà che nel progetto redatto dovrebbe realizzare una gettata di circa 10.000 metri cubi con la realizzazione di corpi di fabbrica ed esercizi di vicinato.

Questa area nel 2006 fu interessata da un vasto incendio che distrusse le vecchie e fatiscenti strutture dell’ex mulino che furono abbattute per la tutela della pubblica e privata incolumità. Ma attenzione, l’area è prossima all’importante Fondo Patturelli, quella zona su cui era edificato un tempio di età italica che ha restituito alle nuove generazioni, fra l’altro, le importantissime Matres matutae (ex voto) ospitate nei più importanti musei nazionali ed internazionali e migliaia di reperti ed altri ex voto.

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