Matese. Revocata la misura cautelare per Alfredo Carini, principale imputato nella scomparsa dell’imprenditore di Piedimonte Matese
Dopo quasi tre anni di restrizioni, la Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la fine degli arresti domiciliari per Alfredo Carini, accusato dell’omicidio e della soppressione del cadavere di Sandro Ottaviani, imprenditore scomparso nel 2008. Il caso, rimasto irrisolto per oltre un decennio, ha visto una svolta nel 2023 con l’arresto di Carini e di un secondo indagato, ritenuti le ultime persone ad aver avuto contatti con la vittima.
Ottaviani era sparito dopo un incontro con Carini presso la sede dell’azienda OMC4X4, che si trovava in un locale di proprietà dello stesso imprenditore, al centro di una controversia legale tra i due. Gli inquirenti hanno ipotizzato che proprio in quel contesto possa essere maturato il delitto. Le indagini, rimaste per anni in fase di stallo, si sono intensificate fino a giungere all’ordine di arresto emesso nel 2023.
La decisione del tribunale di revocare la misura cautelare è arrivata in seguito alla richiesta dell’avvocato difensore Paolo Falco. Secondo quanto stabilito dalla corte, non ci sarebbero più pericoli di fuga né rischi di alterazione delle prove, poiché il procedimento è ormai a uno stadio avanzato. Carini, da oggi, è tenuto a rimanere nel Comune di Letino, sua residenza, e a presentarsi regolarmente alle autorità di polizia.
Il processo per la morte di Ottaviani prosegue e resta ancora aperto il mistero sul destino dell’imprenditore,