L’aggiornamento
Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta e coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Al centro delle indagini figura Filippo Virno, architetto 51enne originario di Santa Maria Capua Vetere, già responsabile dei Lavori pubblici e dell’Ambiente in diversi comuni, tra cui Teverola, San Tammaro e Camposano.
Secondo gli inquirenti, Virno avrebbe agevolato l’affidamento di appalti pubblici – in particolare nel settore dei rifiuti – a imprenditori disposti a corrispondergli vantaggi economici o altre utilità. In questa presunta rete corruttiva sono finiti nel registro degli indagati altri dieci soggetti.
I nomi emersi sono:
Antonio Giardino, 43 anni, di Napoli
Tommaso Mauriello, 37 anni, di Qualiano
Fabiola Virno, 52 anni, di Santa Maria Capua Vetere
Raffaele Lello De Rosa, 53 anni, di Casapesenna
Gennaro Polverino, 60 anni, di Napoli
Antonio Della Medaglia, 58 anni, di Marcianise
Mario Mottola, 58 anni, di San Marcellino
Angelo Antonio Piccirillo, 42 anni
Pietro Roviello, 62 anni, di Casapulla
Ivano Balestrieri, 42 anni, di Barano d’Ischia
Nella giornata di ieri, i carabinieri hanno eseguito perquisizioni e sequestri presso le abitazioni e i luoghi di lavoro degli indagati, acquisendo dispositivi elettronici, telefoni e documentazione utile a rafforzare le ipotesi investigative.
In particolare, secondo l’accusa, Virno avrebbe promesso l’aggiudicazione di appalti nel campo della raccolta e gestione dei rifiuti ad alcuni degli imprenditori coinvolti, tra cui Giardino, Mauriello e Polverino. Questi ultimi, secondo le indagini, avrebbero operato tramite la società For.Eco, di cui Polverino risulta dipendente.
Le indagini sono tuttora in corso.
Il primo lancio
Teverola. Un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere coinvolge undici persone tra amministratori, tecnici comunali e imprenditori operanti tra Caserta, Teverola e altri comuni della provincia. Al centro delle verifiche ci sarebbe un presunto sistema di favori e irregolarità legati alla gestione del servizio di raccolta rifiuti.
Secondo quanto emerso, tra gli indagati figurano Ivano Balestriere, amministratore della società Isvec, azienda incaricata della raccolta urbana a Teverola, Filippo Virno, attuale responsabile dell’ufficio tecnico del comune, e Raffaele De Rosa, già in quel ruolo e oggi in servizio presso il Comune di Caserta. Tra gli altri, anche dipendenti pubblici in forza a San Marcellino e Portico di Caserta, e imprenditori con base a Marcianise e nell’area metropolitana di Napoli.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito ieri mattina una serie di perquisizioni domiciliari, acquisendo materiale informatico e documentazione ritenuta utile alle indagini. Secondo indiscrezioni, uno dei nodi dell’inchiesta sarebbe l’assunzione, da parte della Isvec, di una parente stretta del dirigente Virno, anche lei tra le persone finite nel registro degli indagati.
L’ufficio tecnico del Comune di Teverola non è nuovo ad attenzioni giudiziarie, e proprio negli ultimi giorni è tornato al centro delle polemiche politiche. Il gruppo consiliare di opposizione “Teverola in testa” ha sollevato dubbi sull’ennesima proroga dell’appalto all’Isvec, parlando sui social di “una gestione opaca e ormai fuori controllo”, evidenziando che, nonostante i milioni spesi in proroghe, non risulterebbero aggiornamenti sulla nuova gara d’appalto, la cui procedura sarebbe arenata presso la Centrale Unica di Committenza nolana.
Le accuse ipotizzate dalla Procura non sono ancora note nei dettagli e, come da prassi, gli indagati avranno modo di chiarire la propria posizione. Restano, per il momento, presunzioni da verificare, in attesa che l’inchiesta faccia luce sui rapporti tra enti locali, aziende appaltatrici e figure istituzionali coinvolte.