Mondragone. Torna la paura nella città di Mondragone. Ieri sera tardi, uno scooter sfrecciava per le strade di Mondragone e quando si è ritrovato lungo Corso Umberto I, sono stati esplosi tre colpi di pistola accompagnati da un urlo.
In quel momento, il laboratorio politico “Movimento Mondragone Attiva”, si trovava in riunione proprio nella sede situata lungo quella strada.
Nel giro di poco, le persone si sono riversate in strada, tra cui i membri proprio del Movimento, altri si sono affacciati ai balconi, spaventati e increduli, cercando di capire cosa era successo. Sono state subito allertate le forze dell’ordine che sono corse sul posto e le autorità hanno trovato tre bossoli, prova che sono stati sparati davvero almeno tre colpi di arma da fuoco.
A riportare l’accaduto è stato proprio il movimento sui suoi social:
“Siamo profondamente scossi. Durante la nostra consueta riunione settimanale presso la sede di Corso Umberto I, in tarda serata, un motorino sfreccia, un urlo, tre colpi di pistola. Usciamo. La strada si riempie in un attimo: vicini in strada, affacciati ai balconi, increduli.
Chi ha sparato? Perché? A chi era diretto quel gesto? Domande senza risposte, ma con un’unica certezza: quanto accaduto è grave. Gravissimo. Le forze dell’ordine sono arrivate subito. Si indaga, si raccolgono immagini, si cercano riscontri. Sul posto sono stati ritrovati tre bossoli, segno tangibile della violenza di un atto che forse poteva avere conseguenze drammatiche.
Non possiamo e non dobbiamo abituarci a tutto questo. Non possiamo lasciar correre. Non possiamo voltare la testa. Un anno fa chiedevamo un Consiglio Comunale monotematico sulla sicurezza. Ci venne risposto che si trattava di esagerazioni, che servivano “episodi gravissimi”. Eccoli, oggi, gli episodi gravissimi.
È tempo che le istituzioni si assumano pienamente la responsabilità che compete loro. Serve una strategia chiara, un impegno serio e concreto per il presidio del territorio, per la prevenzione, per il contrasto a ogni forma di violenza e degrado. Non servono più scuse, né polvere sotto il tappeto. Serve una risposta netta, urgente, coraggiosa.
Noi continueremo, come sempre, a fare la nostra parte. E a chiedere che anche chi ha il dovere di agire, finalmente lo faccia. Seguendo sempre la freccia, verso la giusta direzione.”