Botte alla moglie per soldi: lei lo perdona, il giudice pure

 

Maddaloni. B.P., un trentenne originario di Maddaloni, è stato assolto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dalle accuse di estorsione consumata e tentata estorsione ai danni della moglie. Il procedimento penale era stato avviato in seguito a una denuncia presentata dalla donna nel marzo del 2024, presso il commissariato di polizia locale.

Secondo quanto denunciato all’epoca, il marito avrebbe più volte usato violenza fisica e psicologica per ottenere denaro. La donna aveva riferito di minacce, schiaffi e pugni, episodi ripetuti con l’obiettivo di farsi consegnare somme di denaro in contanti. Le sue dichiarazioni avevano portato all’apertura di un’indagine e successivamente a un processo penale per reati considerati particolarmente gravi e procedibili d’ufficio, ovvero senza la necessità della querela di parte.

Nel corso dei mesi successivi alla denuncia, però, la coppia si è riavvicinata. La donna ha scelto di perdonare il marito e ha formalmente rimesso la querela nei suoi confronti. Tuttavia, essendo i reati contestati tra quelli che prevedono l’obbligatorietà dell’azione penale da parte dello Stato, la remissione della querela non ha avuto l’effetto di bloccare automaticamente il processo.

Durante il dibattimento, il legale dell’imputato, l’avvocato Salvatore Gionti, ha scelto di procedere con il rito abbreviato, una formula processuale che consente uno sconto di pena in caso di condanna, in cambio della rinuncia al dibattimento ordinario. La Procura della Repubblica, pur tenendo conto della remissione della querela, ha comunque avanzato richiesta di condanna a due anni e sei mesi di reclusione.

Il giudice, tuttavia, ha accolto le tesi difensive, ritenendo non più sussistenti gli estremi per una condanna penale piena. Ha quindi deciso di derubricare i capi di imputazione, dichiarando il non doversi procedere proprio in virtù della remissione della querela da parte della persona offesa.

La sentenza ha posto fine a un procedimento che ha unito vicende giudiziarie e dinamiche familiari complesse, chiudendosi con un’assoluzione piena per l’imputato.

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