Affari del clan, parlano 4 pentiti: imprenditori nel mirino

 

CASAL DI PRINCIPE. Nuovi elementi entrano nel procedimento giudiziario che vede imputati gli imprenditori Raffaele Pezzella, Tullio Iorio e Vincenzo Ferri, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa con il clan dei Casalesi. Il pm Maurizio Giordano, della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha deciso di inserire nel fascicolo processuale le dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia: Nicola Schiavone, Giuseppe Misso, Generoso Restina e Massimiliano Caterino.

Le difese degli imputati, avranno modo di controinterrogare i pentiti nelle prossime udienze, già fissate per metà luglio.

Al centro del dibattimento ci sono una serie di commesse pubbliche assegnate a imprese ritenute vicine alla criminalità organizzata, in particolare quelle riconducibili a Pezzella e Iorio. L’inchiesta trae origine da “Medea”, un’indagine di ampio respiro sul controllo degli appalti da parte del clan camorristico. Proprio grazie ai racconti dei collaboratori di giustizia, la procura ha indirizzato l’attenzione sui legami tra mondo imprenditoriale e organizzazioni criminali.

Il processo, ancora in una fase istruttoria, potrebbe subire un’accelerazione decisiva con l’audizione dei pentiti. Si preannunciano settimane cruciali per fare luce sull’intreccio tra affari, camorra e pubblica amministrazione.

 

 

 

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