NAZIONALE – Scatta l’allerta caldo. La prima vera e intensa ondata di calore di origine africana investirà l’Italia nei prossimi giorni, portando con sé temperature anomale per il periodo, ben al di sopra delle medie stagionali. Secondo le previsioni, i termometri toccheranno punte di 38°C a Firenze e Bologna, 37°C a Roma, mentre al Sud e sulle isole si potrebbero raggiungere i 40-42°C.
L’estate italiana, almeno in questa fase, assumerà sempre più i tratti tipici delle regioni nordafricane: un clima secco e rovente. A lanciare l’allarme è il ministero della Salute, che ha riattivato il sistema dei bollini rossi per alcune città.
Venerdì 13 giugno, Bolzano, Campobasso e Perugia saranno le prime città italiane a essere classificate con il bollino rosso, a indicare un rischio elevato per tutta la popolazione, non solo per le fasce fragili. I valori massimi attesi in quelle aree sfioreranno i 38 gradi.
Nel frattempo, crescerà anche il numero dei bollini arancioni, che segnalano condizioni meteo potenzialmente rischiose. Venerdì saranno otto le città: Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Torino.
L’ondata di calore è causata da un anticiclone africano che sta risalendo rapidamente il Mediterraneo, imponendosi con decisione su tutto il territorio nazionale. La fase più acuta dovrebbe durare fino al weekend, con picchi termici previsti tra giovedì e sabato.
Un possibile cedimento dell’alta pressione è atteso a partire da lunedì 16 giugno, quando correnti più fresche in arrivo dal Nord Europa potrebbero riportare un po’ di sollievo, soprattutto al Centro-Nord. Tuttavia, questo cambiamento potrebbe anche innescare fenomeni estremi, come temporali violenti e nubifragi locali, alimentati proprio dal forte accumulo di calore dei giorni precedenti.
Il ministero raccomanda di evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata, bere molta acqua, preferire pasti leggeri e rinfrescare gli ambienti interni. Particolare attenzione è richiesta per anziani soli, malati cronici e bambini piccoli.