Mondragone. Processo per l’uccisione di un’anziana: assenti in aula due testimoni chiave, scatta l’obbligo di accompagnamento forzato
Il dibattimento per il brutale assassinio della 73enne Anastasia Spinello ha subito una battuta d’arresto: due donne chiamate a deporre, ovvero l’ex compagna dell’imputato e la madre di lei, non si sono presentate in aula. La Corte d’Assise, presieduta dalla giudice Marcella Suma, ha ritenuto non credibili le loro motivazioni per l’assenza e ha ordinato il loro accompagnamento coatto per la prossima udienza, fissata ai primi di giugno.
L’imputato, Mario Cristiano, è accusato di aver tolto la vita ad Anastasia Spinello nella sua abitazione in via Guicciardini, a Mondragone, il 18 dicembre 2018. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe agito colpendo la donna alla testa e soffocandola con un panno, che le è stato trovato conficcato in gola.
Cristiano, difeso dagli avvocati Luigi Iannettone e Camillo Irace, è stato arrestato dai carabinieri di Mondragone nel settembre del 2023, a distanza di cinque anni dai fatti. La misura cautelare è giunta al termine di una lunga e complessa indagine coordinata dai magistrati Simona Faga e Oriana Zona.
Le indagini hanno svelato che l’imputato, che da tempo assisteva l’anziana nelle sue necessità quotidiane, aveva guadagnato la sua fiducia al punto da convincerla a sottoscrivere numerosi finanziamenti e cessioni del quinto della pensione, accumulando tra il 2015 e il 2018 un debito di oltre 27.000 euro a suo carico. Quando la vittima si è resa conto del tracollo economico e ha iniziato a porre domande, Cristiano – sempre secondo l’accusa – l’avrebbe uccisa per evitare di essere scoperto.
I familiari della vittima si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Antonello Manuel Rega, Francesco Paolo Laudisio e Paolo Carrara.