Marcianise. I gruppi consiliari di minoranza, in modo compatto e unitario, intervengono con una nota congiunta all’indomani dell’incontro del 12 maggio 2025 e della successiva comunicazione ufficiale della Presidenza del Consiglio Comunale. Un intervento che, pur mantenendo toni istituzionali, evidenzia il profondo disagio e la preoccupazione rispetto a quanto avvenuto in aula e alle scelte assunte dalla Presidenza.
Nel mirino delle opposizioni c’è in particolare la decisione di portare ugualmente in discussione la proposta n. 9, malgrado la mancata ricezione della risposta da parte della Regione Campania, considerata – come ricorda la minoranza – condizione necessaria e concordata per affrontare il punto all’ordine del giorno. Un’intesa, sottolineano i gruppi consiliari, formalizzata in sede di Conferenza dei Capigruppo e condivisa da tutte le forze politiche, che sarebbe stata così disattesa.
“Si è trattato di un grave errore politico e istituzionale – si legge nel comunicato – che ha compromesso la dignità del Consiglio Comunale e lo stesso ruolo super partes della Presidenza, svuotando di significato uno dei principali luoghi di confronto democratico previsti dallo Statuto e dal Regolamento.”
La minoranza ha pertanto annunciato la decisione, definita “di garanzia”, di sospendere temporaneamente la partecipazione ai lavori consiliari. Una scelta che, precisano, non nasce da contrapposizione sterile ma dalla volontà di ripristinare la legittimità dei procedimenti e la piena centralità dell’organo consiliare nel rispetto delle regole e della rappresentanza democratica.
Nel documento non manca un passaggio critico rivolto alla maggioranza, accusata di esercitare “pressioni” sulla Presidenza del Consiglio, mettendone in discussione ruolo e autorevolezza: “La forzatura denunciata – spiegano – non nasce dalla minoranza, ma è frutto di dinamiche interne alla maggioranza stessa”.
I gruppi di opposizione rivendicano infine una posizione chiara e responsabile, nell’interesse della cittadinanza, volta a salvaguardare trasparenza, legalità e rispetto degli impegni istituzionali.
L’apertura al dialogo, avanzata dal Presidente del Consiglio, viene accolta con prudenza: “Valuteremo con spirito costruttivo, ma fermo, l’invito ricevuto. Ma riteniamo imprescindibile – concludono – che si ristabilisca con chiarezza il ruolo centrale del Consiglio Comunale, così come sancito dallo Statuto”.