Esplosione in due case, c’è indagata per disastro

MARCIANISE. In seguito al grave incidente avvenuto il 9 marzo in via Peschiera del Garda a Marcianise, dove una fuga di gas GPL ha provocato un’esplosione, la Procura ha avviato un’indagine formale. Lo scoppio ha interessato due ville, causando il cedimento delle pareti interne di una delle abitazioni a due piani, con danni rilevanti anche alla struttura confinante e l’immediato intervento dei soccorritori.

Nel drammatico evento sono rimaste coinvolte due donne, residenti nei rispettivi appartamenti, entrambe soccorse prontamente dai sanitari del 118 e trasportate negli ospedali di Marcianise e Caserta. L’edificio al numero 11 è stato dichiarato inagibile, mentre in quello al civico 13 sono state interdette alcune aree, tra cui il salone, una stanza da letto e il piano seminterrato, dove passano le tubazioni del gas.

Il 10 marzo, a seguito del sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco del comando provinciale, il sindaco Antonio Trombetta ha emanato un’ordinanza che imponeva ai proprietari delle abitazioni colpite di mettere in sicurezza le zone compromesse, impedire l’accesso agli immobili e avviare con urgenza i lavori di ripristino. I proprietari hanno eseguito gli interventi richiesti.

Per chiarire le cause e la dinamica dell’esplosione, è stata posta sotto sequestro la villetta da cui si presume sia partita la fuga di gas. Il sostituto procuratore Albenzio Ricciardiello ha iscritto nel registro degli indagati la proprietaria della casa, una donna di 68 anni, S. M., con l’accusa di disastro colposo. La signora è difesa dall’avvocato Andrea Piccolo.

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