VILLA LITERNO. Boss vicino ai Casalesi rischia condanna pesantissima: chiesti oltre 25 anni. Vincenzo Ucciero, imputato per reati di estorsione e detenzione di armi con l’aggravante del metodo mafioso, ha avanzato una richiesta di concordato in Appello, collegandola ad altre condanne già emesse, per un totale di 25 anni e 3 mesi di reclusione. Il procuratore generale ha espresso parere favorevole all’istanza e ora si attende la decisione della Corte d’Appello di Napoli, attesa intorno alla metà di maggio.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Ucciero avrebbe avuto un ruolo di vertice, insieme a Oreste Reccia, in una nuova fazione legata al clan dei Casalesi, con l’obiettivo di riprendere il controllo su diverse aree: Villa Literno, Aversa, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino e Giugliano in Campania.
Questa ripresa del potere sarebbe avvenuta tramite una serie di estorsioni, rivolte soprattutto contro imprenditori e commercianti di Villa Literno. Tra le vittime anche il gestore di una friggitoria ambulante, a cui venivano chieste somme di denaro per conto degli “amici di Casale”.