CESA. Cristina Marino, 37 anni, è stata assolta dai reati di accesso abusivo a sistema informatico e truffa dal Giudice Monocratico del Tribunale di Napoli Nord. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dalla dottoressa Chiocchia, che ha accolto in pieno la linea difensiva sostenuta dall’avvocato Vincenzo Guida.
La Marino, attualmente detenuta per una condanna legata a un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, era stata accusata di aver ricevuto, in maniera illecita, alcuni versamenti da un conto corrente verso una carta Postepay a lei intestata. Secondo l’accusa, l’operazione era stata compiuta abusivamente, configurando così gli estremi del reato informatico e della truffa.
Durante il processo, però, la difesa ha messo in evidenza l’assenza di prove certe a sostegno delle accuse. L’istruttoria dibattimentale ha mostrato che non vi erano elementi sufficienti per attribuire con certezza la responsabilità dei fatti contestati alla Marino. La pubblica accusa, pur chiedendo una condanna a un anno e sei mesi di reclusione, non è riuscita a dimostrare in modo chiaro e oltre ogni ragionevole dubbio il coinvolgimento diretto dell’imputata nelle operazioni contestate.
Alla luce di quanto emerso nel corso del dibattimento, il Giudice monocratico ha dunque pronunciato una sentenza di assoluzione per Cristina Marino, ritenendo che non vi fossero i presupposti per una condanna. La decisione rappresenta un successo per la strategia difensiva portata avanti dall’avvocato Guida, che ha puntato sull’inconsistenza delle prove raccolte e sull’assenza di un nesso diretto tra l’imputata e i fatti oggetto del procedimento penale.