MONDRAGONE. Affronterà il giudizio in Corte d’Assise Antonio Cennami, 55 anni, residente a Mondragone, accusato di aver ucciso il fratello minore Luigi, 50 anni, durante un tragico confronto avvenuto l’11 giugno 2024 nel parcheggio di un bar lungo la Domiziana. L’incontro tra i due fratelli, volto presumibilmente a chiarire vecchie tensioni, si è trasformato in una lite violenta culminata in un omicidio.
Secondo quanto stabilito dal giudice per l’udienza preliminare Alessio Stadio, non sarà ammesso il giudizio abbreviato richiesto dalla difesa dell’indagato. Il diniego è legato alla presenza di aggravanti quali futili motivi, crudeltà e il legame familiare tra vittima e imputato, come evidenziato dalla PM Daniela Pannone.
Antonio Cennami dovrà quindi comparire in aula nel mese di giugno per rispondere dell’accusa di omicidio aggravato del fratello Luigi.
I fatti si sono svolti davanti a un locale sulla Domiziana, scelto come luogo d’incontro per quello che si è rivelato essere un vero e proprio duello. Luigi Cennami si sarebbe presentato con un machete, mentre Antonio era armato di una pistola calibro 9 con la matricola cancellata. La discussione è presto degenerata e Antonio avrebbe sparato un colpo fatale, colpendo il fratello al collo.
Dopo l’accaduto, Antonio avrebbe lasciato il luogo del delitto in sella allo scooter con cui era arrivato, per poi tornare a casa e mettersi alla guida della sua Fiat Panda. Ha guidato senza meta per la città fino a fermarsi nei pressi di un istituto scolastico in via Tiberio, dove i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, guidati dal Tenente Colonnello Antonio Bandelli, lo hanno rintracciato e tratto in arresto.
L’arma utilizzata per l’omicidio è stata successivamente recuperata dai militari, gettata tra la vegetazione lungo la Provinciale 6 tra Falciano e Mondragone. Il movente, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere di natura sentimentale.