PORTICO DI CASERTA. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni di reclusione per Laura Frisan, 49enne legata sentimentalmente a Gennaro Petronzi, noto con il soprannome di ‘O Petruonz, affiliato al clan Bifone.
La decisione è stata presa dalla sesta sezione della Suprema Corte che ha rigettato il ricorso presentato dalla donna contro la sentenza della Corte d’Appello di Napoli.
I giudici d’Appello avevano confermato il verdetto di primo grado, che attribuiva alla Frisan la responsabilità di detenzione e spaccio di cocaina, aggravato dal fine di favorire il clan Bifone, di cui il compagno Petronzi faceva parte.
Attraverso il suo legale, la donna aveva impugnato la sentenza davanti alla Cassazione, sostenendo che l’aggravante mafiosa fosse stata attribuita unicamente per la sua relazione con Petronzi, senza prove concrete del suo coinvolgimento diretto nelle attività illecite della cosca. Nel ricorso, si sottolineava inoltre che il collaboratore di giustizia Antonio Bifone non aveva mai ceduto droga direttamente a lei, ma solo al compagno, e che la sua presenza nelle abitazioni del clan fosse legata a incontri di natura personale e non criminale.
Nonostante le argomentazioni della difesa, la Cassazione ha respinto il ricorso, ritenendolo privo di fondamento. Secondo i giudici supremi, la Frisan era pienamente consapevole che il traffico di stupefacenti gestito dal suo compagno, a cui lei forniva supporto, fosse parte integrante delle attività criminali del clan. Di conseguenza, la sua condotta veniva considerata funzionale al rafforzamento dell’organizzazione mafiosa.
Con questa decisione, la condanna a sei anni di carcere per Laura Frisan diventa definitiva.